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Scontri a Milano al corteo anti-Remigration dell’ultradestra.

Il messaggio arriva alle 6 del mattino e sorprende chi parteciperà: il raduno, nel Teatro Comunale di Gallarate, inizierà alle 9 anziché alle 14.30. Qui si è tenuto quest’anno il contestato Remigration summit, organizzato dall’ultradestra sul tema della remigrazione, dove si sono registrate tensioni, con scontri, fumogeni, cariche della polizia e utilizzo di idranti.

I manifestanti hanno lanciato fumogeni e, dopo aver indossato i caschi, hanno deviato il corteo, incontrando le forze dell’ordine lungo il percorso. La remigrazione fa riferimento all’espulsione forzata delle persone straniere considerate problematiche. Circa 400 biglietti sono stati venduti per un evento che, nonostante l’orario anticipato, ha dato vita a polemiche e contestazioni.

In particolare, politici locali, tra cui membri della Lega, hanno partecipato: notevole il commento di Davide Quadri, che ha dichiarato che la remigrazione è un tema fondamentale del partito. Ha inoltre espresso interesse a creare sinergie con altri movimenti europei presenti.

In risposta alle richieste di vietare l’evento, il titolare del Viminale ha affermato di avere l’obbligo di garantire la libera espressione del pensiero, a meno che non sia lesiva per altri. Ha aggiunto che in democrazia è fondamentale non avere paura di idee forti e controverse.

Roberto Vannacci, vice segretario leghista, ha annunciato di voler portare la battaglia per la reimmigrazione a Bruxelles, sottolineando la sua importanza per la sicurezza dei cittadini.

Il Pd milanese ha criticato l’attivismo della Lega, denunciando la proposta di deportazioni di massa. Il segretario ha esposto la preoccupazione per il sostegno al Remigration summit e per i segnali di approvazione da parte di esponenti leghisti. Anche il leader dei Verdi ha espresso la propria vergogna per la partecipazione di membri della Lega a tale evento.

Nel frattempo, previsti incontri di dissenso in piazza San Babila contro il raduno di Gallarate, con la partecipazione di leader dell’opposizione e sindacati.

Il ministro dell’Interno ha commentato che il corteo anti-Remigration sarebbe stato un pretesto per provocare disordini, esprimendo sostegno alle forze dell’ordine coinvolte.


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