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Scomparsa a Prato il 15 maggio: indagini per sequestro.

Milano, 19 mag. — Il caso dell’omicidio di Garlasco si riapre con domande a Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che sarà interrogato in Procura. L’indagine si concentra su presunti rapporti con la vittima, l’utilizzo di una bicicletta per raggiungere la villetta in via Pascoli, e l’eventualità di una possibile infatuazione. Si esamina anche la correlazione tra il DNA di Sempio e il materiale trovato sulle unghie della vittima, considerata dai pm come un elemento che non trova giustificazione.

Oggi Sempio ha 37 anni e potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, mentre Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio, è disposto a spiegare le amicizie di Chiara e fornire dettagli su rapporti meno noti. Anche Marco Poggi, già interrogato, tornerà per chiarimenti riguardanti la sua presenza e conoscenze relative alla vittima.

Tutti e tre sono convocati per domani pomeriggio, per evitare fughe di notizie che hanno caratterizzato l’inchiesta. Sempio ha dichiarato in passato di aver conosciuto Chiara solo tramite Marco, escludendo amicizie dirette, e Stasi ha confermato il suo disinteresse. Gli investigatori credono che Sempio possa aver agito da solo o con un complice non identificato, mentre la connessione con Stasi pare dubbia.

Recentemente, le indagini hanno subito un’accelerazione con perquisizioni e ricerca dell’arma del delitto. Si stanno esplorando nuove ricostruzioni della dinamica dell’omicidio, evidenziando possibili colluttazioni che possano spiegare le tracce genetiche trovate sulla vittima. Si nota che Chiara, colpita a pochi passi dalla porta d’ingresso e priva di segni di effrazione, indossava il pigiama, suggerendo che chi l’aveva aggredita era qualcuno di fidato.

Le perizie sul DNA hanno mostrato problemi di attendibilità, con dubbi sul fatto che potesse provenire dall’epoca del delitto. Inoltre, l’alibi fornito da Sempio, basato su uno scontrino di un parcheggio, ha sollevato questioni poiché non presentato al primo interrogatorio. Le comunicazioni tra Sempio e casa Poggi nei giorni precedenti al delitto, così come alcuni messaggi inviati al mattino dell’omicidio, sono al vaglio degli inquirenti.

Le discrepanze nel traffico telefonico e la distanza tra le abitazioni di Sempio e Poggi sono criticate da alcuni e sostenute da altri, evidenziando che non esistono contatti diretti tra Sempio e Chiara. Infine, la differenza di età tra Sempio e la vittima non sembra indicare un interesse, e tale aspetto è stato sottolineato nell’archiviazione del caso.


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