Ristrutturazione dell’appartamento papale in Palazzo Apostolico.
Tutto lascia pensare che il nuovo Pontefice abbia scelto di abitare nell’appartamento del Palazzo Apostolico e non a Casa Santa Marta come il suo predecessore.
In tutte le abitazioni, quando arriva un nuovo inquilino, è consuetudine effettuare lavori di ristrutturazione. Si possono rinfrescare le pareti con colori diversi, modificare l’arredamento o cambiare l’illuminazione. Lo stesso avviene per i Papi; all’arrivo di ogni nuovo Pontefice, l’appartamento nel Palazzo Apostolico viene completamente rinnovato in base ai gusti e alle esigenze di chi lo abiterà.
L’appartamento è sigillato alla morte del Papa precedente, e in Vaticano si attende che il nuovo Papa rompa i sigilli. Questo è stato fatto recentemente, permettendo l’entrata delle maestranze per i lavori.
Le disposizioni suggeriscono che il nuovo Pontefice abbia preferito l’appartamento rispetto alla suite di Casa Santa Marta, utilizzata dal predecessore durante il suo pontificato.
L’appartamento papale dispone di dieci ampie stanze, tra cui uno studio privato, una camera da letto, una cappella e, a partire da Giovanni Paolo II, una suite medica con attrezzature per interventi d’emergenza. Include anche un ampio giardino pensile e alloggi per le suore benedettine tedesche, insieme a una biblioteca privata e una finestra sulla piazza da cui il Papa si affaccia per l’Angelus.
Prima dell’Unità d’Italia, i pontefici risiedevano al Quirinale. Pio IX fu l’ultimo Papa a vivere lì, prima che l’edificio diventasse la residenza ufficiale del re d’Italia e successivamente del presidente della Repubblica.