Remigration Summit a Gallarate: 400 partecipanti, sede segreta.
Attualmente si svolge un raduno dell’ultradestra, contestato da un gruppo del Pd, senza che si registrino problemi di ordine pubblico. L’ingresso è blindato e le forze dell’ordine sono schierate davanti al Teatro Condominio, dove partecipanti provenienti da tutta Europa si sono riuniti. Il sindaco Cassani ha dichiarato che ognuno può esprimere le proprie opinioni.
Al Remigration Summit a Gallarate (Varese), si sono riuniti partecipanti di diverse nazionalità, tra cui inglesi, polacchi, olandesi e italiani. Il luogo è stato confermato ai partecipanti solo nelle prime ore del mattino via e-mail. Un ampio dispiegamento di forze dell’ordine è stato disposto per monitorare l’evento, che ha attirato anche contestazioni pacifiche da parte del Pd, con striscioni come «Il razzismo non si discute, si combatte».
I partecipanti, il cui numero ha raggiunto il limite di capacità di 400, rispondono alle domande dei giornalisti. Molti collegano la scarsa sicurezza percepita all’immigrazione clandestina. Un partecipante inglese ha affermato: «È una questione identitaria: l’Inghilterra appartiene agli inglesi, la Scozia agli scozzesi, l’Italia agli italiani». Davide Quadri, della Lega, ha dichiarato che la remigrazione è un tema centrale per il suo partito. Ha espresso interesse nel creare sinergie con altri movimenti europei. Matteo Salvini ha commentato le polemiche sul raduno affermando: «Io dico no ai divieti». Nel pomeriggio, a Milano, è prevista una contro-manifestazione.
Il video di Vannacci
La scelta della sede è stata mantenuta sotto traccia. Il sindaco di Gallarate ha auspicato che il summit si svolga in modo civile, incluso le proteste. Durante il suo intervento, un cittadino ha interrotto il sindaco, sollevando dubbi su come sia possibile dare voce a chi promuove principi ritenuti anticostituzionali. È seguito un videomessaggio del generale Vannacci, eurodeputato della Lega, il quale ha annunciato il suo impegno a Bruxelles per proteggere i popoli europei e ha criticato il sindaco di Milano per non aver concesso uno spazio per l’evento.
Flash mob dei dem
Circa 200 partecipanti hanno preso parte a un flash mob organizzato dal centrosinistra, esprimendo la loro opinione contro il raduno. Un senatore del Pd ha affermato che è inaccettabile utilizzare spazi pubblici per eventi con contenuti razzisti. Un consigliere regionale ha aggiunto che la Lombardia è stata «sporcata» da questa presenza e ha proposto una mozione di condanna unanime.