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Potere al popolo: “Il presunto infiltrato è un agente”.

Un agente di polizia presunto infiltrato tra gli attivisti di Potere al popolo, formazione della sinistra radicale, è al centro di una denuncia. Il poliziotto, un giovane di 21 anni, ha partecipato per dieci mesi a riunioni ed eventi facendosi passare per studente fuori sede al fine di spiare le attività del gruppo, fino a quando non è stato scoperto. Dopo aver completato il corso di formazione per agenti della polizia di stato, nel dicembre 2023 è stato assegnato alla Questura di Milano e successivamente trasferito alla Direzione centrale Polizia di prevenzione. Fonti qualificate affermano che l’agente non era coinvolto in un’operazione sotto copertura, che avrebbe richiesto un’autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Altre contraddizioni riguardano l’uso del proprio vero nome per infiltrarsi.

Sono già state presentate interrogazioni parlamentari sul caso. Un esponente del Senato manifesta preoccupazione per il presunto spionaggio ai danni di Potere al popolo e chiede chiarimenti sul motivo per cui l’antiterrorismo si sarebbe interessato a questo gruppo, sottolineando la necessità di una risposta ufficiale da parte del ministero competente.


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