Pene più severe per chi maltratta gli animali.
È stata approvata la riforma sui reati contro gli animali, attesa da oltre vent’anni, che prevede pene più severe per chi commette atti di violenza verso di essi. Questa legge inasprisce le sanzioni, ponendo fine a una sostanziale impunità. Il codice penale punirà direttamente gli animali, considerati esseri senzienti.
Chi uccide un animale potrà affrontare fino a quattro anni di carcere e multe fino a 60.000 euro nei casi di sevizie o sofferenze prolungate. Per maltrattamento è prevista la reclusione fino a due anni e una multa di 30.000 euro, con possibilità di aumentare le pene in presenza di alcune aggravanti.
La norma punisce anche la partecipazione a combattimenti tra animali, con pene che possono arrivare a due anni di reclusione e multe di 30.000 euro. Gli organizzatori dei combattimenti possono affrontare pene di fino a quattro anni e 160.000 euro di multa. Inoltre, chi organizza tali combattimenti e traffica cuccioli potrà essere soggetto a misure di prevenzione previste nel codice antimafia.
È stato introdotto il divieto di tenere i cani alla catena e una norma che permetterà alle associazioni di ottenere l’affido definitivo degli animali sequestrati. Queste disposizioni segnano un importante passo avanti nella tutela degli animali e nella civiltà del paese.