Papa Leone XIV visita Castel Gandolfo e il borgo «Laudato si’».
Il Pontefice accolto da una folla di fedeli e curiosi davanti all’ingresso del palazzo in attesa di un suo saluto. La cittadina spera ora nel ritorno di Leone XIV per le vacanze estive: in 12 anni non ci è mai andato.
Leone XIV visita a sorpresa Castel Gandolfo. La cittadina sul lago, nota in tutto il mondo per ospitare la residenza estiva dei Papi, con le ville pontificie e gli splendidi giardini, torna a sperare. Giovedì mattina, il Papa, partito da Roma sul grande van blu notte, è arrivato per una visita al borgo «ecologico» Laudato sì, voluto dal suo predecessore: nel 2023, Francesco aveva destinato gli antichi spazi verdi della residenza papale al «Centro di alta formazione Laudato Si’», un’organizzazione «scientifica, educativa e di attività sociale» fondata dal Papa stesso per offrire una formazione integrale nel rispetto dei principi della Laudato Si’. Il progetto prevede anche la «creazione di una comunità energetica fondata su fonti rinnovabili» e una particolare attenzione all’ecologia integrale, alla preservazione della biodiversità e all’armonica interazione tra uomo e natura, con corsi di formazione per persone in situazioni di fragilità: migranti, rifugiati, minori non accompagnati, donne vittime di violenza, disoccupati, disabili ed ex detenuti.
Il Palazzo disegnato nei Seicento da Carlo Maderno per Urbano VIII
Il Palazzo, costruito tra il 1623 e il 1629 per volere di papa Urbano VIII, scelto per la posizione panoramica e il clima mite, nel 2016 è diventato un museo. Nonostante le accorate richieste dei sindaci, non vi è mai andato: fino alla fine del suo pontificato, Francesco è rimasto fedele al motto «Un Papa non va in vacanza». A differenza dei suoi predecessori, che amavano molto la residenza progettata dall’architetto Carlo Maderno, che durante la Seconda guerra mondiale è stata rifugio per migliaia di sfollati. Giovanni Paolo II, che vi ospitò anche rappresentazioni della sua opera teatrale «La bottega dell’orefice», la definiva il «Vaticano numero due».
Il sindaco: «Vogliamo continuare a essere la cittadina del Papa»
Ora, la visita di Leone, che ha presumibilmente anche pranzato nella residenza, riaccende le ipotesi di un periodo di vacanza, mentre si avvicina la sua prima estate da Papa. Per la cittadina significherebbe molto, non solo per l’indubbio indotto economico legato alla sua presenza. «Lo aspettiamo e speriamo di averlo presto ospite», ha detto il sindaco Alberto De Angelis. La comunità desidera riceverlo con affetto e continuare a essere la cittadina del Papa. Ieri l’accoglienza a Leone è stata molto calorosa: in tantissimi si sono affollati davanti al Palazzo papale, mentre lui salutava e sorridendo dall’auto, stringeva le mani di alcuni fedeli.