Organi: l’ultimo dono di Alessio.

Tre giorni è durata la lotta di un trentenne folgorato da una scarica di 15mila volt, ma alla fine non ce l’ha fatta. Il giovane, residente a Darfo, è deceduto presso un ospedale di Brescia, dove era stato ricoverato dopo un grave incidente avvenuto a Bessimo, una frazione tra Bergamo e Brescia.

La madre, distrutta, ha raccontato dei giorni trascorsi in ospedale, sperando in aggiornamenti da parte dei medici. Fin dall’inizio, però, si era capito che la situazione era critica: il figlio era rimasto incosciente per sette minuti, un lasso di tempo troppo lungo, e le lesioni riportate erano estremamente gravi.

Dopo la constatazione del decesso, sono iniziate le procedure per il prelievo degli organi. La madre ha ricordato che, al momento del rinnovo della carta d’identità, il giovane aveva scelto di diventare donatore, una decisione che rifletteva la sua natura generosa e disponibile verso gli altri.

Poco prima dell’incidente, il trentenne, che viveva con la compagna, aveva deciso di raccogliere le ciliegie da alcune piante di famiglia. Aveva chiesto ai suoi zii, suoi datori di lavoro, di poter usare un furgone con cestello elevatore per facilitare il lavoro. Nonostante la cautela nel manovrare il furgone lontano dai cavi dell’alta tensione, non erano a conoscenza del rischio di un arco elettrico. Questo ha provocato la scarica che lo ha folgorato, facendo corto circuito nel motore del cestello e causando la caduta del mezzo. In pochi minuti, i soccorsi sono arrivati, ma le condizioni del giovane erano disperate.

Il giovane aveva iniziato a lavorare fin da adolescente, cercando sempre la propria indipendenza. Fino all’ultimo si era sperato in un miracolo, ma la realtà era chiara. La madre ha dovuto affrontare la triste realtà della perdita e iniziare a pensare ai funerali, esprimendo il desiderio di una bara bianca, simbolo della sua purezza e gentilezza. Dopo il prelievo degli organi, la salma tornerà a casa, permettendo di stabilire la data delle esequie.