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Operaio di 24 anni perde la vita in un incidente da un ponteggio.

Il lavoro continua a essere fatale; a tutte le età e in diversi settori. Recentemente, due nuovi decessi in Lombardia—un muratore di 24 anni e uno spedizioniere di 60—si aggiungono a un triste elenco che, con le tre vittime registrate nei primi mesi dell’anno, porta il totale a 210 morti sul lavoro, più di due al giorno.

La prima vittima, un muratore che lavorava a Milano, è precipitato da un’altezza di oltre 12 metri mentre stava riparando una facciata. Nonostante fosse un lavoratore scrupoloso, il parapetto del ponteggio non ha retto. La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta e disposto un’autopsia per determinare le condizioni di sicurezza del cantiere.

Nel frattempo, un autista di 60 anni è deceduto dopo essere stato travolto da un camion nel piazzale di un deposito. Il conducente del mezzo, un suo collega, non si è accorto della presenza dell’uomo. Anche in questo caso, è stata aperta un’inchiesta per chiarire le circostanze dell’incidente.

Da parte dell’azienda, è stato espresso profondo cordoglio. La situazione è vista come parte di un problema più ampio, in cui la sicurezza sul lavoro è spesso trascurata in favore del profitto. Si sottolinea la necessità di maggiori controlli e di una cultura della sicurezza che metta al primo posto la vita e la salute dei lavoratori, chiedendo un impegno serio da parte di aziende e istituzioni.


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