Omicidio-suicidio in borgata Ottavia dopo lite economica.
Sul posto la polizia: il proprietario del laboratorio ha trovato i due a terra crivellati di proiettili. Sopralluogo della Scientifica. A sparare un collaboratore di 80 anni che ha ucciso un 38enne e si è tolto la vita.
Quattro colpi di pistola per uccidere il collega nella falegnameria in via della Stazione Ottavia. Poi uno alla tempia per togliersi la vita. La tragedia è stata scoperta dal titolare della falegnameria che ha trovato uno dei collaboratori già morto, raggiunto dai proiettili alla testa e alla schiena, e l’altro agonizzante: è deceduto poco dopo il ricovero al Policlinico Gemelli. Sul posto sono accorsi gli investigatori del commissariato Primavalle, della Squadra mobile e della polizia scientifica, con la zona isolata per consentire il sopralluogo. La pistola usata per l’omicidio-suicidio sarebbe stata trovata nel laboratorio.
Ha aperto il fuoco dopo essere entrato nel locale
Dai riscontri investigativi è emerso che il 38enne e l’80enne, entrambi senza precedenti penali, avrebbero avuto una discussione, forse per questioni economiche. L’80enne ha afferrato la pistola e ha aperto il fuoco sul collega, prima di togliersi la vita. All’esterno, tra le persone accorse, una donna è stata successivamente sentita dagli inquirenti per chiarire eventuali contrasti precedenti tra i due. Anche il titolare del laboratorio è stato interrogato per risalire alla provenienza della pistola e capire come si trovasse nella falegnameria.
Aggiornamenti sulle indagini sono in corso.