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Omicidio Camboni, trovato sul telefono di Giada ricerche sul sangue.

Una 31enne è accusata di aver ucciso Stefania Camboni, madre del suo compagno. Ricerche su Google relative a come rimuovere il sangue dai materassi e avvelenare una persona si sono accumulate in un quadro indiziario pesante che ha portato al fermo con l’accusa di omicidio aggravato.

La donna è stata arrestata e portata nel carcere di Civitavecchia. Secondo le indagini, avrebbe inflitto almeno 15 coltellate a Camboni. Inoltre, un clima di tensione era percepibile nella casa in via Agropoli a Fregene.

Il post su Facebook

Nella villetta bifamiliare vivevano Stefania Camboni, il figlio Francesco Violoni e la sua compagna. Tra le due donne, il rapporto era teso. Una settimana prima dell’omicidio, la 31enne aveva pubblicato un appello su Facebook cercando un nuovo alloggio in una situazione critica. Solo pochi giorni dopo, è stata trovata morta.

La ricostruzione del delitto

Il pm Alberto Liguori ha spiegato che i primi elementi raccolti hanno portato a sospettare della 31enne, fermata poco prima della mezzanotte dopo una cena condivisa fra le tre persone. Francesco Violoni, ritornato a casa, ha trovato la porta aperta e la casa in disordine. Una volta raggiunta la compagna, hanno scoperto il corpo della 58enne coperto da cuscini. Hanno poi avvisato i carabinieri.

I militari hanno individuato rapidamente i segni di omicidio e la Hyundai Tucson di Camboni, solitamente parcheggiata nel vialetto, è stata trovata a una certa distanza dall’abitazione, con un finestrino aperto, suggerendo un tentativo di depistaggio.

Le ricerche su Google

Le indagini sul telefono della 31enne hanno rivelato ricerche inquietanti su come rimuovere il sangue e avvelenare una persona. Si è notato che la prima ricerca riguardava cancellare tracce ematiche, mentre la seconda si concentrava su metodi di avvelenamento. Questi indizi hanno suscitato dubbi sulle dichiarazioni della coppia riguardo la presenza di sangue e sui tentativi di mascherare l’omicidio come un furto finito male.

Le indagini proseguono

Le indagini continueranno per stabilire il movente e possibili responsabilità di altri. La 31enne ha fornito la sua versione dei fatti, sostenendo di essere stata in un profondo sonno e di non aver percepito nulla. Tuttavia, i familiari della vittima hanno ritenuto che si tratti di un omicidio brutale e pianificato. L’autopsia sul corpo di Stefania Camboni permetterà di stabilire l’orario del decesso.


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