Nuove operazioni contro i ladri d’auto dopo il blitz.
Il giorno dopo un’operazione che ha portato all’arresto di 25 persone a Cerignola, accusate di appartenere a una rete criminale dedita al furto e riciclaggio di auto, le istituzioni ribadiscono la linea della tolleranza zero. Durante una conferenza stampa a Trani, il questore della provincia BAT e il procuratore della Repubblica di Trani hanno illustrato i dettagli dell’operazione “Stolen II” condotta dalla Polizia di Stato.
“È solo un punto e virgola”
È stato evidenziato che si segna un passo importante, ma non è un punto finale. Si continuerà su questa strada, poiché l’attività repressiva non si fermerà con l’operazione appena conclusa. I furti sono stati ridotti di quasi il 30%, ma si mira a ulteriori progressi con una squadra di lavoro stabile e specializzata.
Si è osservato che nella provincia di Barletta-Andria-Trani si è invertita la tendenza nazionale, che ha visto un costante aumento dei furti d’auto negli ultimi dieci anni. Grazie al lavoro degli investigatori e a una visione strategica, si è dato un segnale importante, mantenendo alta l’attenzione.
Un sistema strutturato con ruoli e gerarchie
È stata descritta l’organizzazione criminale come una vera industria del crimine, con capi, ruoli ben definiti e una struttura capace di affrontare le misure cautelari. L’indagine si è concentrata su ciò che avviene dopo i furti: smembramento dei veicoli, trasporto delle componenti meccaniche e preparazione per l’imballaggio e la spedizione, anche oltre confine. Sono emersi elementi che potrebbero portare a un approfondimento riguardante la destinazione estera di molte parti rubate.
La necessità di mantenere alta l’attenzione è stata sottolineata, poiché le misure cautelari devono colpire costantemente, mentre le attività criminali tentano di riprendere. L’obiettivo è non solo ridurre il fenomeno, ma eliminarlo definitivamente.
Una strategia a lungo termine
L’operazione “Stolen II”, avviata il 12 maggio, rientra in un piano più ampio che mira al contenimento e smantellamento delle filiere criminali legate al furto d’auto e al traffico di ricambi. Nella rete sgominata operavano cellule autonome ma coordinate, capaci di trafugare anche sette veicoli al giorno, in diverse zone della Puglia e dell’Abruzzo.
L’azione repressiva continuerà con nuovi accertamenti, anche in collaborazione con autorità di altri Paesi, con la speranza che questo modello operativo diventi un protocollo permanente di contrasto al crimine organizzato e che Cerignola possa finalmente cambiare rotta.