Morto un sub di 39 anni durante il recupero dello yacht.
Un sub è deceduto durante un’immersione a 50 metri, mentre lavorava su una barca in attesa di tagliare l’albero, nell’ambito delle operazioni di recupero del relitto del Bayesian. La vittima, di origine olandese e impiegata per una società di recupero, non presentava lesioni né ustioni; si sospetta che possa essere stata colta da malore mentre si trovava sott’acqua. Gli operai erano impegnati in preparativi per il recupero del relitto.
Il pubblico ministero ha seguito l’inchiesta sul naufragio, recandosi sulla piattaforma galleggiante situata nella zona dell’incidente.
Il veliero era affondato al largo di Porticello la notte del 19 agosto, causando la morte di sette delle 22 persone a bordo, tra cui sei passeggeri e un membro dell’equipaggio.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito, dopo un tentativo andato a vuoto con le chiavi inglesi, i sub sono scesi con un cannello. Appena eseguito il taglio, il boma potrebbe aver fatto da leva e un materiale, forse un pezzo di metallo, avrebbe colpito la vittima. Le immagini delle operazioni sono state interrotte poco dopo, seguite dall’allerta per il recupero del corpo.
Il recupero del relitto
Dopo oltre otto mesi di indagini, è iniziato il recupero dello yacht. La mattina del 3 maggio, una gru galleggiante è arrivata al porto di Termini Imerese per riportare a galla il relitto. Un’altra imbarcazione era già arrivata il primo maggio per le analisi e i lavori di preparazione nella zona del naufragio.