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Milano è la seconda città più pericolosa in Italia.

Il 67,3% delle donne si sente terrorizzato nel rientrare a casa la sera. Inoltre, l’81,8% percepisce un peggioramento della sicurezza negli ultimi cinque anni, rendendo le passeggiate nelle strade sempre più rischiose. Diverse tipologie di reati, in particolare quelli che colpiscono le donne, sono in crescita. Il report analizza i dati a livello cittadino.

La situazione a Milano

La classifica delle province e città metropolitane vede Roma al primo posto con 271.033 reati denunciati nel 2024, il 11,3% del totale nazionale. Milano è al secondo posto con 226.230 reati, pari al 9,5%. Al terzo e quarto posto si trovano Napoli e Torino. Se si considera l’incidenza dei reati sulla popolazione, Milano ha il valore più elevato con 69,7 reati ogni 1.000 abitanti. Seguono Firenze con 65,3 e Roma con 64,1. Bologna e Rimini completano la lista con 60,9 e 60,3 reati per 1.000 abitanti, rispettivamente. Monza Brianza ha visto il maggiore incremento nell’ultimo anno (+12,4%). I reati a Roma sono aumentati del 23,2% negli ultimi cinque anni. In particolare, le rapine in pubblica via nel 2024 sono state 2.014, con un incremento del 51,3% rispetto al 2019, e i borseggi hanno raggiunto 33.455, segnando un aumento del 68,0%.

Aumentano i reati denunciati

Nel 2024 sono stati denunciati in Italia 2.388.716 reati, con una crescita del 3,8% rispetto al 2019 e del 2% rispetto all’anno precedente. Questi numeri sono comunque inferiori ai 2.812.936 reati del 2014, e risulta difficile prevedere se l’attuale trend sia un fenomeno temporaneo o un cambiamento strutturale. Le rapine sono state 28.631 nel 2024, di cui 16.510 in pubblica via, con un aumento del 24,1% rispetto al 2019. I borseggi hanno raggiunto quota 140.690, registrando un incremento del 2,6%, mentre gli scippi sono stati 13.474, +7,9% rispetto al 2019.

Reati contro le donne

Le violenze sessuali nel 2024 ammontano a 6.587, con un incremento del 34,9% negli ultimi cinque anni. Il 25,6% delle donne ha subito almeno una molestia sessuale, il 23,1% uno scippo o un borseggio, e il 29,5% ha riferito di essere stata seguita da uno sconosciuto. La paura influisce sulla vita degli italiani: il 38,1% ha rinunciato a uscire di casa per timore di incidenti gravi, una percentuale che sale al 52,1% tra i giovani.

Lo studio, condotto su un campione di mille adulti, evidenzia che il 94,2% dei cittadini desidera sentirsi tranquillo quando è fuori casa, e l’89,3% desidera protezione dalla criminalità. Il 65,1% degli intervistati ritiene che lo Stato non possa garantire la sicurezza in tutte le aree essenziali, riconoscendo dunque il valore della sicurezza privata. Infine, il 74,4% della popolazione considera che gli operatori della sicurezza siano una presenza indispensabile per garantire la sicurezza del territorio.


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