Parlamento europeo aggiorna la legislazione sulle auto.

BRUXELLES – Il Parlamento europeo ha deciso di applicare una procedura d’urgenza per modificare la legislazione sulle emissioni nocive delle auto. Questa scelta è stata presa dopo la presentazione, da parte della Commissione europea, di una modifica che potrebbe rinviare eventuali multe per le case automobilistiche in difetto. Grazie all’accordo tra Parlamento e Consiglio, un’approvazione potrebbe avvenire rapidamente.
Attualmente, la legislazione comunitaria stabilisce che nel 2025 i produttori di auto debbano ridurre le emissioni di CO2 del 15% rispetto al 2021. Questi obiettivi erano stati fissati in un periodo in cui si prevedeva un significativo aumento delle auto elettriche sul mercato, il che avrebbe dovuto contribuire a ridurre l’inquinamento. Tuttavia, non tutti i produttori stanno rispettando tali aspettative.
La Commissione europea ha quindi proposto un aggiustamento legislativo per evitare multe pesanti ai produttori, specialmente in un momento in cui il settore affronta sfide considerevoli. La valutazione delle emissioni non verrà effettuata su base annuale, ma su un triennio (2025-2027), per dare più tempo alle aziende di raggiungere gli obiettivi ambientali.
Questo tentativo di supportare le case automobilistiche non compromette l’impegno ecologico del settore. La votazione sulla proposta avverrà in sessione plenaria giovedì 8 maggio. Secondo alcune fonti, l’emendamento potrebbe non necessitare di ulteriori negoziazioni con il Consiglio, poiché entrambe le istituzioni sembrano concordare sulla proposta della Commissione.
In un contesto più ampio, l’emendamento riflette una postura più flessibile riguardo all’emergenza climatica. L’Unione europea mira ad adattare il Patto Verde alle necessità economiche per salvaguardare il tessuto industriale europeo, che deve competere con paesi con regolamentazioni ambientali meno rigorose.
Conclusioni
Le modifiche proposte rappresentano un tentativo di bilanciare la necessità di affrontare la crisi climatica con le reali condizioni del mercato automobilistico, cercando di non compromettere la competitività dell’industria europea.