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Lo schiaffo di Mattarella ai giudici: le sue parole.

Una valutazione che non passa inosservata, soprattutto per il tono deciso e diretto riguardo all’operato dei singoli giudici. In un incontro con magistrati in tirocinio, è stato sottolineato il dovere di essere e apparire irreprensibili. È stato affermato con chiarezza che giudici e pubblici ministeri devono mantenere una condotta imparziale, anche sui social media, consapevoli del fatto che il dubbio sul loro comportamento può compromettere la credibilità della magistratura.

Inoltre, è stata richiamata l’importanza dell’apparire imparziali, facendo riferimento a principi fondamentali. Un’altra affermazione rilevante è stata quella secondo cui “il magistrato non è un’autorità morale”. Queste parole evidenziano il fatto che la magistratura non è un potere al di sopra degli altri, ma è paritaria e soggetta a vincoli e controlli.

È stato altresì ribadito come la Costituzione miri a mantenere l’equilibrio tra i diversi organi dello Stato, sottolineando che nessun potere è immune da vincoli e controlli.


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