L’Eliseo e il vertice Meloni-Macron: collaborazione richiesta.
Verso l’incontro di martedì a Roma. In Uzbekistan: pronti accordi per 3 miliardi
DALLA NOSTRA INVIATA
ASTANA (Kazakistan) – L’annuncio dello stop dei giudici ai dazi ha colto due leader a pochi giorni dall’incontro fissato a Roma per martedì 3 giugno, entrambi in Asia.
Tra Samarcanda e Astana, sono state firmate intese e agevolati accordi commerciali del valore totale di 3 miliardi, con la creazione di una «via Roma» nella città uzbeka, illuminata da giochi di luce, ma con l’obiettivo principale di intessere nuove alleanze politiche e approfondire i rapporti nel vertice Italia-Asia centrale, nella capitale kazaka.
L’altro leader, tra Singapore e Giacarta, si è concentrato sul rafforzamento delle partnership, supervisionando commesse di aerei e sottomarini, mentre visitava un importante luogo di meditazione buddhista. Sono emerse tensioni passate, soprattutto riguardo la questione dei Volenterosi, che potevano riaccendersi con recenti esternazioni su alcuni temi.
Dall’entourage di un leader è emerso che l’incontro è stato suggerito per promuovere l’unità europea e la collaborazione. È stato sottolineato che i due paesi sono partner importanti e condividono interessi economici comuni.
I leader ripartiranno da temi cruciali, come Europa e difesa, Ucraina e dazi. Riguardo quest’ultimo, il recentissimo stop ai dazi da parte dei giudici non cambia la situazione: «È una questione interna agli Stati Uniti», si fa notare. La trattativa deve continuare senza interruzioni. Sono in corso tavoli tecnici di confronto e nessuno fa previsioni, sebbene ci sia una certa speranza di un accordo tra Usa e Ue.
La questione economica è solo uno dei temi sul tavolo. Tra i più delicati ci sono i negoziati Russia-Ucraina, che avevano creato forti tensioni in passato. Il messaggio è chiaro: si punta a una cooperazione sempre più salda.