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Legge sulla caccia: Lollobrigida e le smentite in bozze.

Alcuni si alzano al mattino e raccontano una bugia. Altri la ripetono, mentre altri ancora si lasciano ingannare e iniziano a discuterne come se fosse verità. Il ministro dell’Agricoltura ha commentato un articolo che metteva in evidenza la riforma governativa mirata a modificare la legge sulla caccia. L’articolo sottolineava i punti critici del disegno di legge: dai fucili nelle aree demaniali, incluse le spiagge, alla liberalizzazione dei richiami vivi, fino alla caccia anche di notte e nel periodo di chiusura della stagione venatoria, oltre alla riduzione delle aree protette a vantaggio di quelle dove è possibile sparare.

Il rappresentante del partito Fratelli d’Italia e il mondo venatorio non hanno accolto bene l’anticipazione del ddl, costringendo il ministro a chiarire che sarebbe opportuno aspettare che il disegno di legge venga formalmente presentato e discusso prima di esprimere giudizi. Tuttavia, si deve notare che quanto riportato nell’articolo non era infondato: i testi analizzati riportano l’intestazione del ministero dell’Agricoltura, con certificazione da parte di un funzionario del Mipaaf. Il problema reale è che il ddl non è giunto in Consiglio dei ministri a causa di frizioni con il ministero dell’Ambiente. Si segnala anche che altri organi dello Stato stanno richiedendo relazioni sull’articolato, composto da diciotto articoli che, se approvati, potrebbero causare danni agli ecosistemi e alla sicurezza di chi frequenta boschi e campagne.

Screenshot del disegno di legge con l’intestazione del Mipaaf

Il ministro ha concluso il proprio intervento affermando che la democrazia si basa sulle norme della Costituzione. Tuttavia, come evidenziato dalle associazioni ambientaliste e animaliste che hanno sollevato il problema, il disegno di legge potrebbe contraddire l’articolo 9 della Costituzione e le normative europee, esponendo così il Paese a possibili sanzioni. Il governo punta a presentare la riforma rapidamente in Consiglio dei ministri, con l’intento di approvare il ddl prima dell’inizio della prossima stagione venatoria. Il ministro ha anche menzionato che ci saranno audizioni delle associazioni coinvolte nel tema della salvaguardia del patrimonio faunistico, aspetto significativo nella discussione.


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