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Legge approvata: pene più severe per maltrattamento animali.

Approvata dal Senato una nuova legge contro maltrattamenti e sadismo nel trattamento degli animali, includendo severi provvedimenti contro combattimenti clandestini e uccisioni ingiustificate. Vietata anche la detenzione dei cani alla catena.

Il maltrattamento e l’uccisione ingiustificata di animali sono ora considerati reati gravi, punibili con reclusione. Il Senato ha approvato la legge che inasprisce le pene per chi commette atti violenti su quelli che ora vengono riconosciuti come «esseri senzienti». È stato modificato anche il titolo dello specifico articolo del codice penale, ora intitolato «Dei delitti contro gli animali», conferendo loro uno status giuridico di soggetti, non solo oggetti del diritto.

Il Senato ha approvato il provvedimento per alzata di mano, con la maggioranza a favore e astensioni da parte di alcuni partiti. Non sono stati introdotti emendamenti nel passaggio, sebbene alcune modifiche fossero state proposte. È stato deciso di separare questi emendamenti in un successivo provvedimento per facilitare l’approvazione della legge sui maltrattamenti.

Per alcuni esponenti politici, si tratta di una «svolta epocale», poiché la legge modifica l’approccio verso gli animali. Si evidenzia come questa legge rappresenti un segno di civiltà che finalmente pone fine all’impunità e aumenta la deterrenza contro il maltrattamento. Alcuni hanno voluto dedicare l’approvazione della legge agli animali maltrattati, evidenziando la rilevanza del provvedimento.

Il percorso per arrivare all’approvazione è stato lungo e complesso. Durante il passaggio alla Camera, il testo è stato modificato per trovare un accordo, ma questo ha suscitato critiche da parte dell’opposizione. Si è parlato di una «occasione perduta» per questioni che avrebbero potuto unire anche forze politiche diverse.

La legge prevede pene severamente aumentate per i reati verso gli animali, arrivando a un massimo di quattro anni nel caso di atti di sadismo, combattimenti tra animali, e uccisioni ingiustificate. È prevista anche un’aggravante per reati commessi in presenza di minori o nei confronti di più animali. Sono stabilite sanzioni pecuniarie che variano da 5 a 60 mila euro, a seconda della gravità del reato.

Tra le misure della nuova legge, si prevede la possibilità per le associazioni di richiedere in affidamento gli animali sequestrati, superando situazioni in cui gli animali maltrattati restavano con i loro aguzzini. Esteso a tutto il territorio nazionale il divieto di tenere cani alla catena, già attivo in alcune regioni.

Le reazioni

La nuova legge ha suscitato soddisfazione tra esponenti della maggioranza, descrivendo l’approvazione come un segnale di civiltà atteso da lungo tempo. Apprezzamenti sono arrivati da alcune associazioni animaliste, che vedono nell’inasprimento delle pene un risultato positivo per la lotta contro il maltrattamento animale, sebbene vengano sottolineate anche alcune carenze rispetto a precedenti proposte.


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