Le caratteristiche di un leader secondo papa Prevost.
Il pensiero di Leone XIV riguardo al piano dottrinario è poco conosciuto: non esistono pubblicazioni ufficiali, ma la sua tesi di dottorato in Diritto Canonico offre spunti su come potrebbe esercitare la leadership.
«Nella concezione agostiniana dell’autorità non c’è posto per chi è alla ricerca di sé stesso e del potere sugli altri».
«L’esercizio dell’autorità in qualsiasi comunità cristiana richiede l’accantonamento di ogni interesse personale e una dedizione totale al bene della comunità».
I concetti espressi sono molto forti, considerando che provengono da una tesi scritta quasi 40 anni fa. Si tratta di un documento prezioso, soprattutto in assenza di riflessioni scritte da parte di Leone XIV.
«Il ruolo e l’autorità del priore locale nell’Ordine di Sant’Agostino»: è il titolo della tesi di dottorato conseguita nel 1987. Questo titolo, insieme ad altri tre precedenti, evidenzia l’istruzione di Leone XIV e potenziali linee guida del suo pontificato.
La tesi fu scritta in un periodo particolare, quattro anni dopo la riforma del diritto canonico. Anche se si concentra sulla guida di un ordine religioso, include suggerimenti su come guidare una Chiesa globale. Riflessioni sull’esercizio della leadership sono utili anche in altri contesti.
1. Autorità
«La virtù dell’umiltà è indispensabile per ogni superiore. Senza, non si ottiene la confidenza e la fiducia di coloro che sono affidati alla sua cura».
Queste riflessioni mettono in evidenza le preoccupazioni agostiniane riguardanti il confine tra autorità e abuso, sottolineando che l’autorità deve servire la comunità e non essere solo fine a se stessa.
«La società è cambiata e molti nuovi valori sono stati proclamati, non sempre integrabili nella vita religiosa».
Un superiore attento non reprime l’individualismo spinto, ma lo guida verso il bene comune, riconoscendone le istanze legittime.
2. Ascolto
«L’autorità è servizio, reso in un contesto di ascolto e discernimento di ciò che lo Spirito indica al Suo popolo».
Ascoltare Dio e ascoltarsi tra uomini è fondamentale per chi guida una comunità, ponendolo come raccordo tra i membri e Dio.
3. Collegialità
«Uno degli aspetti più importanti della vita religiosa è la comunione, ma l’individuo superiore deve anche essere in grado di prendere decisioni e guidare».
Queste parole rimandano alla collegialità, sottolineando l’importanza dei rapporti personali nella gestione dei conflitti, l’ascolto e il coinvolgimento, e infine l’obbedienza.
Si può dedurre che Leone XIV tende a essere un papa inclusivo, ma anche decisionista, realizzando un’evoluzione nel pensiero religioso attuale.