Nas in Lombardia per ridurre liste d’attesa sanitarie.
Accordo con i Carabinieri per potenziare la vigilanza in collaborazione con le Ats lombarde. Tra il 2023 e il 2024, gli esami e le visite erogati hanno mostrato un aumento del 2,5%, mentre le prescrizioni hanno registrato un incremento del 9%.
Per ridurre le liste d’attesa, la Regione si avvale anche dei carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità. Attualmente, l’Arma monitora il rispetto dei tempi per visite ed esami per conto del ministero della Salute. Con il nuovo accordo valido per i prossimi tre anni, le verifiche saranno più frequenti e la Regione si impegna attivamente in questa collaborazione tramite la direzione generale Welfare. L’obiettivo è comprendere le ragioni dell’incremento delle liste d’attesa nonostante l’aumento dell’offerta. Tra il 2023 e il 2024, gli esami e le visite sono cresciuti del 2,5%, ma le prescrizioni sono aumentate del 9%.
Nel primo trimestre del 2025, gli ospedali hanno incrementato l’offerta del 4,4%. Sarà necessario valutare se a fine anno saranno in grado di soddisfare la crescente domanda. Si solleva la questione se questo aumento dipenda da una cittadinanza malata o se ci siano richieste inappropriate. Non si escludono possibili errori da parte delle stesse strutture.
L’accordo comprende verifiche sull’apertura delle agende di prenotazione, la gestione delle liste d’attesa per ricoveri, l’uso di ricette dematerializzate, l’appropriatezza prescrittiva e la libera professione dei medici, che non deve superare l’attività nel pubblico. Secondo un rappresentante del settore, una maggiore attività da parte dei medici privati può ridurre la disponibilità per esami e visite nel pubblico, ma questa idea non è condivisa da altri esperti che considerano questa situazione non come la causa principale del problema. Critiche sono arrivate anche dalle opposizioni: è stata suggerita una maggiore attenzione alle pratiche scorrette nel sistema sanitario, piuttosto che un focus esclusivo sui carabinieri.