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L’Asl li utilizza per una palestra incompleta.

Alla sua morte, avvenuta a 95 anni, una donna ha lasciato in eredità una cospicua somma per la costruzione di un ospedale nel basso Salento. Le sue volontà, però, non sono state rispettate, e i fondi sono stati dirottati su una palestra non ancora completata, come denunciato dal fiduciario della beneficiaria. Un caso che ha suscitato grande attenzione in Puglia. Il fiduciario ha reso noto che i 3 milioni di euro non sono stati utilizzati “per realizzare il nuovo ospedale, come da volontà testamentarie”, ma sono stati interamente assorbiti da un progetto di palestra ancora incompleto.

La donna aveva redatto il testamento nel 2009, e la sua scomparsa è avvenuta anni dopo. Nel documento, si prevedeva la creazione di una “struttura di cura e assistenza”, un termine scelto per la sua genericità poiché, al momento della stesura, l’idea di un nuovo ospedale non era ancora concreta. La donna aveva specificato che la struttura doveva essere realizzata entro cinque anni dalla registrazione del testamento, datata 11 settembre 2019. Se questo termine non fosse stato rispettato, i fondi sarebbero dovuti passare all’Istituto per i servizi alla persona per l’Europa, “gestore della casa di riposo per anziani di Maglie o per la realizzazione di una nuova”.

Oltre alla deviazione dei fondi, si registrano ritardi significativi. La costruzione della palestra, definita dall’Asl come “Presidio riabilitativo distrettuale ad alta tecnologia robotica”, ha accumulato nove mesi di ritardo e sarebbe dovuta essere completata il 9 maggio 2025, ma a quanto pare i lavori sono ancora lontani dalla conclusione.


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