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L’acqua saliva dalle fognature, così non si può vivere.

Nel quartiere di Ca Ossi, a Pieve Acquedotto, al Ronco e a San Martino, si percepisce un clima di paura e rassegnazione dopo il nubifragio di martedì sera, che ha causato nuovi allagamenti. “È una vergogna – dice una residente di via Venturini – È la terza volta che la nostra cantina si allaga dopo l’alluvione di maggio 2023. Martedì sera sono arrivati circa 20 centimetri d’acqua dalle fognature. La lavatrice, posizionata su un piano rialzato, rischia di essere danneggiata. Fortunatamente, mio marito è riuscito a spostare la macchina in tempo”.

VIDEO – Gli interventi dei Vigili del Fuoco nella notte

VIDEO – I danni subìti, le testimonianze dai quartieri

Mercoledì mattina, la signora e sua sorella cercavano di riparare i danni di martedì notte, mentre attendevano l’arrivo dell’autospurgo per la pulizia delle fognature. “La cantina di mio figlio, adiacente alla mia, è ancora allagata. Martedì sera abbiamo provato a svuotarla con secchi, ma l’acqua continuava a fuoriuscire dai tombini. Cosa ha fatto il Comune in questi due anni? Prima di maggio 2023, non ci era mai successo nulla del genere. È necessario che intervengano, anche solo per assistenza a chi ha subito danni”.

In viale Risorgimento, mercoledì mattina un’autospurgo stava completando le operazioni di pulizia delle fognature di un’altra cantina allagata. “Martedì sono entrati circa 30 centimetri d’acqua qui; l’autospurgo è intervenuto anche durante il nubifragio per liberare la cantina – spiega la proprietaria della casa, che risiede ai piani superiori – Non abbiamo subito gravi danni, ma eravamo in ansia per i miei gatti che si trovavano in cantina quando l’acqua ha iniziato a salire”.

Una residente del Romiti racconta la notte di paura passata a casa di sua madre a Pieve Acquedotto, in via Fratelli Camprini. “Mia madre è in sedia a rotelle e martedì sera non c’era l’assistente. Sono andata io a controllare, ma l’acqua continuava a risalire dalle fognature nonostante tentassi di pomparla via. Fortunatamente, non ci sono stati danni irreparabili, ma da maggio 2023 ho sempre paura quando piove in modo violento”.

La donna aveva già subito danni significativi durante l’alluvione di due anni fa, vivendo in uno dei quartieri più colpiti. “Ho perso solo ciò che avevo in cantina, compresa la macchina, ma ho ancora un’abitazione. La mia vicina, invece, ha perso tutto con 5 metri d’acqua in casa. Vivo nella paura, soprattutto per mia madre che non è autosufficiente e non potrebbe mettersi in salvo se accadesse qualcosa di più grave. Chiedo aiuto a esperti, perché non sappiamo come affrontare questa situazione”.

Anche a San Martino, in via Placucci, ci sono stati momenti di panico. “Mia figlia mi ha chiamato martedì sera descrivendo un’inondazione dalle prese elettriche nella sua tavernetta. Sono andato da lei, ma era al buio per via della luce saltata e del salvavita. I Vigili del Fuoco ci hanno detto che non potevano intervenire per un’acqua così poca, circa 15 centimetri. Abbiamo deciso di non fare nulla per non aggravare la situazione”.

In via Fratelli Alberi, intorno alle 22.30, i residenti hanno segnalato un allagamento nelle stanze al piano terra. “L’acqua è fuoriuscita dai tombini, allagando una stanza e il garage – raccontano – Abbiamo attivato due pompe a immersione e siamo riusciti a risolvere la situazione in circa un’ora e mezzo. Non è la prima volta che accade, è già successo tre volte dall’alluvione di maggio 2023, e non ci possiamo arrendere a una situazione così”.


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