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La verità su Stefania Cappa, non temo nulla.

Un mistero è stato svelato dopo la riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. Un testimone chiave ha fornito rivelazioni sul delitto di Garlasco, che sono state trasmesse alla Procura di Pavia per l’avanzamento delle indagini.

Il testimone ha deciso di rivelare la propria identità durante un’intervista andata in onda su Italia 1, dopo essersi sentito diffamato dall’avvocato della famiglia Poggi a seguito di un episodio precedente.

Cosa ha dichiarato

Negli appunti mostrati durante l’intervista, vi era un riferimento al rumore di un oggetto pesante gettato in un fosso, in una zona che era stata sottoposta a dragaggio per cercare prove. Il testimone ha conservato queste osservazioni per quasi due decenni, spiegando di voler mantenere viva la memoria degli eventi.

Interazione con l’avvocato

Il testimone ha anche descritto il suo rapporto con l’avvocato Tizzoni, spiegando che quest’ultimo lo aveva contattato dopo l’omicidio per ricevere assistenza. Tizzoni aveva insistito sul fatto che non era opportuno seguire certe piste investigative, raccomandando invece di recarsi dai carabinieri.

La risposta dell’avvocato

Tizzoni ha affermato di conoscere bene il testimone, spiegando che riceveva numerose richieste di collaborazione da persone interessate al caso e che lui stesso aveva suggerito di rivolgersi alle autorità competenti.

Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi, giovane di 26 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione a Garlasco, mentre la sua famiglia era in vacanza. L’unico indagato inizialmente fu il fidanzato, Alberto Stasi, che è stato poi condannato per omicidio volontario. Le indagini sembrano ora interessare nuove figure, tra cui un amico della vittima.


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