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La premier sorpassata dalle manifestazioni.

Un ragazzo del liceo Minghetti di Bologna si è incatenato questa mattina davanti alla scuola per protestare contro l’approvazione del dl Sicurezza, in coincidenza con l’arrivo della premier in città per partecipare a un’importante assemblea.

“Inizia il ‘NoMeloniDay’ a Bologna”, annunciano i collettivi Osa e Cambiare Rotta, diffondendo le immagini della protesta. Gli studenti ribadiscono la loro opposizione alla repressione, dopo gli episodi di intimidazione alla studentessa incatenata al Cavour e le violente cariche avvenute durante una manifestazione a Roma.

Oltre al decreto Sicurezza, i manifestanti si oppongono anche alle politiche di riarmo del governo e chiedono la revoca del decreto Minniti, contestando la presenza della premier nella città. È “solo l’inizio di una giornata di lotta”, avvertono i collettivi, che hanno avviato un corteo da Parco Don Bosco per esprimere il loro dissenso, accompagnati da cori e un fantoccio rappresentante la premier. L’intento è far capire che in una città come Bologna, medaglia d’oro alla Resistenza, non c’è spazio per ideologie fasciste e guerrafondaie.

La marcia si è fermata su viale Aldo Moro, tra striscioni incendiati e attivisti sdraiati sulla carreggiata. La polizia, in tenuta antisommossa, segue il corteo, che cerca di raggiungere il luogo in cui si tiene l’intervento della premier.


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