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La parafilia di Alberto Stasi e l’omicidio di Chiara Poggi.

La sentenza di condanna e la testimonianza di un familiare riguardo a un filmato con la fidanzata: «Mi ha detto che me l’avrebbe fatto vedere».

La parafilia indica un interesse sessuale per situazioni o stimoli non tradizionali. Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, potrebbe avere questa condizione, sebbene gli psicologi del carcere di Bollate affermino che ne esistano solo tracce e che non soddisfi i requisiti per una diagnosi di disturbo parafilico. Tuttavia, questa condizione potrebbe essere connessa al movente del femminicidio.

La parafilia

Recenti consulenze depositate al tribunale di sorveglianza di Milano rivelano che nonostante le relazioni, i giudici hanno concesso a Stasi la semilibertà. La sentenza di condanna ha segnalato la passione per la pornografia online come un possibile movente, ipotesi che gli psicologi ritengono valida. Hanno indicato l’ossessiva visione di materiale pornografico e la meticolosa catalogazione sul computer come possibili elementi scatenanti.

Il materiale pornografico

Anche la Cassazione ha evidenziato che Stasi deteneva migliaia di immagini e file pornografici catalogati. Tuttavia, i giudici affermano che la detenzione di file a contenuto pedopornografico avvenne in modo inconsapevole, per la quale è stato assolto, dato che potrebbero non essere nemmeno stati visionati. I file trovati erano incompleti e non coordinati, rendendo impossibile la visione.

Il video intimo

Un ulteriore tema riemergente è il video intimo che ritrae i due fidanzati. Marco, il fratello di Chiara, ha parlato di aver appreso dell’esistenza del video un anno prima dell’omicidio. Riferisce un episodio in cui, dopo aver sentito discutere del filmato in TV, ha correttamente indicato di conoscere la sua esistenza.

La testimonianza di Marco

Marco racconta di una visita a casa di sua sorella, in cui ha notato il computer acceso. Chiara, nel frattempo, stava scaricando un file da Alberto tramite Msn. Dalla finestra aperta del programma, ha visto messaggi scambiati tra i due, intuendo che il file fosse relativo alla loro intimità. Marco sospetta anche il luogo di registrazione, legato a una vacanza recente della coppia in Liguria.

La risposta di Alberto

Dopo i funerali, Marco ha chiesto a Stasi se avesse un video di sua sorella, ricevendo conferma dell’esistenza di un filmato relativo alla loro intimità. Stasi ha precisato che il video era stato girato con una fotocamera digitale, giustificando la scarsa qualità delle immagini.

La richiesta

Marco ha quindi espresso il desiderio di avere il video, chiedendo se potesse rimuovere le scene intime. Stasi ha risposto di non poterle eliminare, proponendo di consegnargli l’intero filmato, poiché pensava che Marco fosse più abile nel maneggiare il computer.


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