Infrastrutture: «Non indebolire il decreto Antimafia»
La Presidenza della Repubblica ha chiarito i rilievi sul decreto del governo, evidenziando che la norma sui controlli antimafia per il ponte sullo Stretto non era presente nella bozza precedentemente inviata.
Si sta intensificando il confronto tra il Colle e il governo riguardo al decreto Infrastrutture. La Presidenza sottolinea che la norma sui controlli antimafia, specificamente riguardante il ponte sullo Stretto di Messina, è apparsa solo poche ore prima della riunione del Consiglio dei ministri, un dettaglio rilevante che tocca il tema della trasparenza e del rispetto dei passaggi istituzionali.
Il Colle fa notare che ci sono già “norme antimafia rigorose” per opere strategiche come quella del ponte di Messina. La norma inserita all’ultimo momento, invece, proponeva “una procedura speciale” adottata in circostanze eccezionali e non si dimostrava affatto più severa delle norme ordinarie, anzi consentiva deroghe a disposizioni del Codice antimafia non permesse dalle regole standard applicabili alle grandi opere nazionali.
Il chiarimento della Presidenza rappresenta un segnale di vigilanza istituzionale, soprattutto per un’opera di grande impatto economico e simbolico.
Un commento del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture ha ribadito l’importanza di garantire rigore e trasparenza, affermando che sarà fondamentale vigilare attentamente, vista la rilevanza dei posti di lavoro e delle imprese coinvolte nel progetto a Messina.