Indagini a Roma su Francesco Bellomo, direttore artistico.
Un attore e regista ha accusato un noto produttore agrigentino di averlo utilizzato come prestanome in due società per evadere il Fisco, che ora richiede all’attore 486 mila euro. Il produttore è stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di sostituzione di persona. Le indagini sono attualmente in corso e coinvolgono la guardia di finanza della capitale, con implicazioni significative per il teatro Pirandello, un’importante realtà culturale di Agrigento.
Secondo le ricostruzioni, il produttore avrebbe offerto un provino all’attore per un progetto, chiedendogli poi di diventare rappresentante legale di due società a Roma. Questo incarico risale a gennaio 2022. Nel frattempo, l’attore ha ripreso l’attività teatrale e, tra il 2023 e il 2024, è in tournée. Tuttavia, ha scoperto un debito col Fisco e ha emesso una diffida riguardo all’uso della sua firma digitale. Il produttore, contattato, si è dichiarato sorpreso e amareggiato, sostenendo di essere a posto con la coscienza.
È stato anche analizzato il tema dei finanziamenti pubblici ottenuti dal teatro Pirandello, legati al progetto di Capitale italiana della cultura, e si è evidenziata la composizione del Consiglio d’amministrazione, la cui appartenenza politica non è oggetto dell’inchiesta.