News

Incendi costanti all’ex Mira Lanza: ecco perché.

La densa colonna di fumo che si è alzata nella mattinata del 29 maggio ha costretto i residenti a tenere chiuse le finestre e ha messo in evidenza il persistente problema di sicurezza sociale e ambientale legato al complesso dell’ex Mira Lanza.

Gli abitanti di Marconi, costretti a convivere con i roghi accesi nell’ex saponificio industriale, hanno subito le conseguenze dell’ennesimo incendio. Nonostante le speranze riposte in un accordo con Roma Tre, la realtà si è rivelata deludente, poiché il protocollo firmato nell’aprile 2024 e concluso all’inizio del 2025 non offriva soluzioni immediate.

Come indicato dall’assessore all’urbanistica, il comune ha completato lo scorso dicembre il campionamento dei terreni, ma è necessaria una bonifica e riqualificazione da parte di Eni, con un progetto che dovrà essere pronto entro la fine dell’anno. Solo così sarà possibile avviare una gara nel 2026 e realizzare l’intervento entro la fine del mandato consiliare.

I tentativi di rilancio

I tempi per il rilancio dell’ex complesso industriale sono lunghi e rappresentano una delle ultime occasioni di riqualificazione per Marconi. Nonostante gli sforzi, tra cui l’inserimento dell’area nel progetto “Re-Inventing cities” durante l’amministrazione Raggi, non sono arrivate offerte per quell’area. Sotto l’amministrazione Gualtieri, si sono tentati correttivi per attrarre investitori, ma senza successo. Tuttavia, l’interesse manifestato da Roma Tre ha portato alla firma di un protocollo d’intesa.

Cosa prevede il protocollo con Roma Tre

L’accordo con l’Ateneo romano prevede la realizzazione di uno studentato pubblico, ma impone al comune di Roma specifici oneri. In particolare, è compito del dipartimento patrimonio garantire la “messa in sicurezza del complesso”, liberandolo da eventuali occupazioni abusive. Il dipartimento ambiente è incaricato della “pulizia del complesso immobiliare ex Mira Lanza e dell’area esterna”, attraverso sfalci e rimozione dei rifiuti. Infine, il dipartimento di progettazione urbanistica deve occuparsi della progettazione delle operazioni di bonifica.

Una volta concluse queste attività, Roma Capitale dovrebbe passare in custodia e vigilanza dell’intero complesso a Roma Tre, previa redazione di un verbale descrittivo dello stato dell’immobile. Tuttavia, l’incendio evidenzia che i rifiuti non sono stati rimossi. Fonti interne confermano che il complesso non è ancora passato in consegna a Roma Tre, mentre la burocrazia con i vari uffici coinvolti complica ulteriormente il progetto di rilancio.

Le proteste dell’opposizione

Francesca Barbato e Marco Palma, consiglieri di Fratelli d’Italia, hanno paragonato l’ex Mira Lanza alla collina di Monte Mario, lamentando come la città sia afflitta da degrado e accampamenti abusivi. Hanno evidenziato che in tali situazioni si accumulano rifiuti, aumentando il rischio di incendi. La mancanza di attenzione verso queste problematiche rappresenta una minaccia per la salute pubblica.


Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio