Il procuratore dell’Antimafia lascia la toga: «Sono tranquillo».
La lettera al ministero della Giustizia annuncia la pensione dopo oltre 40 anni di servizio. Il procuretrice, dopo una lunga carriera, ha preso questa decisione consapevole e condivisa con i più prossimi.
Nella lettera, esprime la sua gratitudine a chi ha collaborato con lui nel corso degli anni, sottolineando che il suo lavoro non è stato solo un compito, ma qualcosa di più significativo. Ringrazia i colleghi, i rappresentanti delle Istituzioni, gli avvocati, le forze dell’ordine e i collaboratori amministrativi, dedicando un pensiero speciale a chi ha garantito la sua sicurezza.
Il procuratore aggiunto è attualmente sotto indagine per rivelazione di segreto d’ufficio, accusato di aver condiviso informazioni riservate con ex funzionari di polizia e esperti di sicurezza. La conversazione è stata intercettata durante un’inchiesta sulle stragi del 1992.
In merito all’indagine, il procuratore ha dichiarato di non voler aggiungere nulla, affermando che questa questione non ha influito sulla sua decisione e che è fiducioso che la vicenda si chiarirà, dimostrando la correttezza del suo operato.