Il gabbiano del Conclave, ritorno sul comignolo.
Città del Vaticano – Si trova a pochi metri dal comignolo, pronto per le inquadrature televisive. È erede di una tradizione: il 13 marzo 2013, poco prima della fumata bianca che annunciò l’elezione di papa Francesco, un altro gabbiano si era posato proprio sulla copertura da cui sarebbe uscito il fumo. Impettito e quasi beffardo. Il gabbiano della Sistina si aggiunge alla lista di animali iconici, come i gatti di Roma e i piccioni di Venezia, ma con una visibilità mondiale unica. Nasce anche un account Twitter dedicato, attivo fino al 2020, chiamato Conclave Seagull, che ha visto calare il numero dei follower col tempo. Oggi, con l’attesa della prima fumata, il gabbiano è tornato al centro dell’attenzione.
Tuttavia, le star hanno spesso risvolti oscuri. Uno dei gabbiani ha avuto un episodio controverso durante il pontificato di Bergoglio. A gennaio 2014, dopo la liberazione di alcune colombe bianche dalla finestra del Palazzo Apostolico, in segno di pace, i volatili sono stati aggrediti da uccelli più corpulenti, tra cui corvi e un gabbiano, che hanno macchiato la reputazione della specie.