Il canto, l’appartamento, l’abito e le auto.
Sant’Agostino affermava che chi canta prega due volte, considerando questo gesto come un atto d’amore attraverso la musica, il cuore e la voce. Il nuovo Papa ha ben presente questa idea, tanto da cantare la preghiera del Regina Caeli dalla Loggia delle Benedizioni, accompagnato da una folla di circa 100 mila persone che riempivano San Pietro e Via della Conciliazione. Rispetto alla sua prima comparsa, durante l’elezione, ha mostrato maggiore sicurezza e consapevolezza del suo ruolo.
IL MINISTERO
Nei mesi a venire si valuterà come si svilupperà il suo ministero, dalle prime decisioni fino alle encicliche previste. Il suo stile è già evidente: dopo aver pregato davanti alle tombe di Francesco e Ratzinger e richiamando Giovanni Paolo II, si propone come una sorta di terza via, mantenendo la pastoralità e il rigore liturgico al centro della sua missione.
La sua esperienza di missione con diverse comunità evidenzia un attaccamento al contatto umano, riscontrabile anche nel suo approccio durante una visita a Genazzano. Ha reagito con buon umore a commenti in merito alla sua tifoseria calcistica. Nonostante alcuni dettagli possano sembrare minori, iniziano a delinearsi scelte ben precise, come quella di dormire provvisoriamente in un appartamento diverso in attesa della ristrutturazione del suo alloggio. A differenza del suo predecessore, predilige un abbigliamento più formale, compresi dettagli come camicie con gemelli e paramenti più solenni.
LE RELIQUIE
Durante una apparizione, ha scelto di indossare un crocefisso d’argento, meno evidente rispetto a quello con le reliquie di Sant’Agostino, per evitare possibili favoritismi verso un ordine religioso. La figura papale deve mantenere imparzialità tra le varie comunità, senza simbolismi che possano creare divisioni. Anche la scelta della vettura ha riflettuto questa attitudine, utilizzando un’auto più sobria e funzionale.
I primi segnali indicano che il nuovo pontificato si orienterà verso un equilibrio tra tradizione e novità, prendendo ispirazione dalle esperienze di tre predecessori con cui ha collaborato in passato, e ponendo l’accento sulla pace con un richiamo a Paolo VI.