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Gemelle Cappa e Chiara Poggi: legame in due versioni.

Nei verbali delle sorelle emerge il legame con la cugina e le discrepanze nei loro racconti. Per una, Chiara era «amica del cuore», mentre per l’altra era «taciturna e schiva». È noto anche il fotomontaggio creato «per dare ai giornali una bella foto insieme».

«Premetto che io e mia cugina avevamo un ottimo rapporto. Nell’ultimo mese addirittura ci vedevamo quasi tutti i giorni perché avevo bisogno di confidarmi con qualcuno che mi capisse». 

Sono le 18 del 13 agosto 2007. Stefania Cappa viene sentita nella caserma dei carabinieri di Garlasco. Ha 22 anni ed è una studentessa di giurisprudenza. Viene interrogata a poche ore dalla scoperta dell’omicidio della cugina Chiara.

Il suo racconto è quello di chi ha appena perso una cara amica: «Eravamo solite confidarci ogni minima cosa». È un verbale a caldo. Pochi giorni dopo, il 15 e il 17 agosto, sono stati registrati due verbali più approfonditi. Racconta che prima di maggio 2007 i loro incontri erano occasionali, ma da maggio, dopo la sua separazione, i rapporti si erano intensificati: «La chiamavo quasi ogni settimana».

Riferisce di aver chiesto a Chiara il numero di un amico del fidanzato Alberto, Marco Panzarasa, miglior amico di Stasi. Dice di averlo contattato per «un aiuto» nei suoi studi. Panzarasa sarà menzionato anche nei verbali successivi. Stefania afferma di averlo chiamato il giorno in cui Chiara fu uccisa, ma Panzarasa non ricordava chi fosse Chiara. Coincidenza vuole che Stefania, sua sorella Paola e Panzarasa siano nell’elenco delle persone che dovranno fornire un tampone biologico per il confronto del DNA in vista dell’incidente probatorio.

Tuttavia, il racconto di Stefania riguardo al suo rapporto con Chiara è molto diverso da quello della sorella Paola, che non ha vissuto questo recente riavvicinamento. Quando viene interrogata, ha poco da raccontare. Riferisce che fino a 10-12 anni la sua famiglia frequentava quella di Chiara e che giocavano insieme. Tuttavia, osserva che Chiara era taciturna e schiva. Dopo la morte del nonno, i rapporti tra le famiglie si sono affievoliti e, crescendo, hanno iniziato ad avere esigenze diverse.

La differenza tra le due sorelle è anche nella loro intimità con Chiara. «Chiara era una ragazza molto pudica e restia a parlare della sua vita», afferma Paola. Al contrario, con Stefania si confidava su argomenti più personali: «Chiara mi diceva che se avevo bisogno di parlarne, bastava una telefonata». Mostra un messaggio di Chiara del 19 giugno in cui le chiedeva di parlare quando desiderava. Anche il riferimento a un «incontro» era legato a un periodo in cui Chiara sarebbe stata più libera dopo la partenza di Alberto per l’Inghilterra. C’era anche la storia del fotomontaggio, fatto con l’intento «di dare ai giornali una bella foto di Chiara insieme».


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