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Garlasco, teorie alternative e segreti di Chiara Poggi.

La condanna di Stasi continua a suscitare dibattiti, e gli anni trascorsi dal delitto hanno alimentato dubbi e teorie alternative. Una delle ipotesi avanzate è che la vittima fosse a conoscenza di informazioni riservate su un altro caso di cronaca.

Negli anni, il caso ha generato misteri, dubbi e sospetti, portando a considerazioni «alternative» sul delitto di Chiara Poggi. Ipotesi che, secondo gli inquirenti, si basano su bizzarrie e speculazioni, inclusi maghi e strani suicidi nella zona di Garlasco e presunti abusi intorno al Santuario della Madonna della Bozzola.

Tra le teorie avanzate figura quella di un misterioso «sicario» che avrebbe agito nella villetta di via Pascoli, con la vittima scoperta in possesso di un «segreto» che le è costato la vita. Queste idee, sebbene radicate in fatti realmente accaduti, risultano non supportate dalle evidenze investigative secondo gli inquirenti.

Il caso ha attratto una serie di speculazioni, compresa l’ipotesi di «due donne» come esecutrici, rapidamente smentita. I legali di Stasi hanno chiesto nuovi esami scientifici sui reperti disponibili.

Inizialmente, un misterioso biglietto contenente riferimenti esoterici era apparso fuori casa Poggi, il cui autore e il significato rimangono ignoti.

Sono emerse segnalazioni da sensitivi e un mago, ma queste sono state smentite da accertamenti approfonditi. Un appello pubblico fu lanciato da un sacerdote invitando l’autore del delitto a costituirsi.

Cinque anni dopo, il sacerdote stesso è stato vittima di un tentativo di estorsione, legato a eventi scoperti successivamente. Le indagini hanno suggerito legami a pettegolezzi su una questione di abusi, ma non è chiaro perché Chiara potesse essere coinvolta, considerando il suo ambiente di lavoro.

Sono stati segnalati tre suicidi misteriosi che coinvolgono amici di Sempio. Queste suggestioni alimentano ulteriori teorie sul delitto ancora irrisolto.

La questione ha attirato l’attenzione anche a livello ministeriale, con espressioni di dubbio sulla condanna di Stasi, già sostenuta da due assoluzioni. Il ministro ha chiesto una revisione della legislazione in merito.


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