Garlasco: perquisizioni a casa di Andrea Sempio e amici.
L’operazione è coordinata da funzionari della procura di Pavia. Le perquisizioni hanno interessato anche le abitazioni di due amici di un indagato.
I carabinieri hanno effettuato un blitz a Garlasco nell’ambito di nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Sono in corso perquisizioni ordinate dalla procura di Pavia. I controlli si concentrano sull’abitazione del nuovo indagato, Andrea Sempio, 37 anni, a Voghera e quella dei suoi genitori nel paese dove avvenne il delitto 18 anni fa. Le indagini riguardano una ricostruzione alternativa al delitto per il quale è stato condannato nel 2015 l’ex compagno della vittima. Le perquisizioni sono estese anche agli amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra, che avrebbero parlato con lui la mattina in cui Chiara è stata uccisa. Sono stati sequestrati cellulari e computer.
Un’altra perquisizione si svolge in un’area campestre e in un canale di Tromello. Qui i carabinieri cercano la possibile arma del delitto. Inizialmente si era parlato di un attizzatoio o di un oggetto metallico, ma la famiglia ha dichiarato di avere ancora tutti gli attrezzi. È emerso che dalla casa manca un martello, strumento compatibile con le perizie.
Le indagini stanno riscrivendo la storia del delitto, spingendo a riconsiderare che il vero assassino non sia Stasi, ora in semilibertà. La nuova inchiesta è stata avviata a seguito di istanze dei legali di Stasi, che evidenziavano la presenza di materiale genetico di Sempio sotto le unghie della vittima. La procura di Pavia sta rivalutando precedenti valutazioni, ritenendo che ci siano state errate valutazioni e incongruenze.
Si terrà a Pavia una nuova udienza sul Dna. Recentemente, la madre di Sempio è stata ascoltata dai carabinieri, ma il suo interrogatorio è stato breve. Ha scelto di non rispondere a domande su un vigile del fuoco legato al caso. Inoltre, è emersa una questione legata a un biglietto di parcheggio conservato per un anno, che viene ritenuto rilevante per l’alibi.
Le recenti perquisizioni rappresentano un significativo passo avanti per le indagini, che si concentrano su Sempio, difeso da avvocati. L’indagato ha sempre dichiarato la sua innocenza. Ultimamente, gli investigatori avrebbero raccolto indizi a suo carico, mantenuti riservati.
Non è chiaro perché siano scattate nuove perquisizioni a così grande distanza dall’omicidio. Tuttavia, gli inquirenti sono convinti di poter trovare materiale utile per chiarire ulteriormente le indagini. La nuova inchiesta ha suscitato forti critiche da parte della famiglia Poggi, che sostiene non esistano ricostruzioni alternative e che Stasi sia il colpevole della morte di Chiara.