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Garlasco, l’interrogatorio decisivo di Sempio e Stasi.

I tre saranno sentiti insieme per evitare fughe di notizie. Secondo gli inquirenti, all’epoca 19enne, si trovava nella villa di via Pascoli quando Chiara Poggi fu uccisa. Gli inquirenti sono alla ricerca del movente.

Per una volta, ad avere tutti gli occhi addosso non sarà Alberto Stasi. In questa nuova indagine sul delitto di Garlasco, il protagonista non è il fidanzato della vittima, ma Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, che ormai si trova al centro dell’attenzione.

Tutti aspettano il momento in cui oggi, 20 maggio, alle 14 Sempio entrerà nella procura di Pavia. Ci si aspetta che emergano nuovi dettagli da un’indagine condotta dal procuratore Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi, e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, che potrebbe modificare la narrazione del caso.

Gli inquirenti dovrebbero presentare a Sempio alcuni elementi scoperti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che potrebbero riscrivere un finale quasi vent’anni dopo. Il nuovo scenario colloca il 19enne la mattina del 13 agosto 2007 all’interno della villa di via Pascoli.

In attesa dei risultati dell’incidente probatorio su una traccia genetica che ha riaperto il caso (il Dna trovato sotto le unghie di Chiara, che per la procura apparterrebbe a Sempio), verranno discussi alcuni elementi che lo collegano alla scena del crimine.

Allo stesso tempo, Stasi sarà sentito come “testimone assistito” (accompagnato dai legali Giada Bocellari e Antonio De Rensis) e Marco Poggi, il fratello di Chiara, sarà interrogato a Venezia. Le dichiarazioni serviranno a chiarire quanto Sempio fosse legato alla villa di via Pascoli e ai suoi rapporti con Chiara.

Sono in corso anche ricerche dell’arma del delitto in un tratto di fondale del canale di Tromello, dove sono stati trovati attrezzi in metallo che saranno analizzati prossimamente.

Ora, in procura si stanno valutando i prossimi passi dell’indagine. Uno di questi prevede di affidare agli specialisti del Racis (il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) il compito di tracciare un “profilo” dell’attuale indagato, per aiutare a chiarire il movente dell’omicidio di Chiara Poggi. Sarà approfondita anche la dinamica del crimine tramite una nuova analisi delle tracce di sangue, per ricostruire esattamente come si è svolta l’aggressione.


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