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Garlasco: archiviazione di Sempio e attacco ex procuratore.

Le indagini della procura di Pavia sul delitto di Garlasco, che coinvolgono Andrea Sempio come unico indagato per concorso nell’omicidio di Chiara Poggi, hanno suscitato polemiche tra magistrati. L’ex procuratore di Pavia ha inviato una diffida tramite il suo legale, invitando a mantenere l’oggettività nei fatti e a evitare narrazioni diffamatorie.

Il procuratore ha diretto le indagini e ha archiviato la posizione di Sempio, ritenendo inservibile la prova scientifica, oggi utilizzata dai consulenti di accusa e difesa. Non sarebbero emerse anomalie nelle indagini, come insinuato da alcuni articoli stampa. Attualmente, le indagini si basano su tracce di Dna e sull’impronta attribuita a Sempio. La difesa di Stasi chiede ulteriori verifiche, in particolare sull’alibi legato a uno scontrino.

L’archiviazione – In risposta alla richiesta della difesa dell’ex fidanzato di Chiara Poggi, condannato a 16 anni di carcere, il procuratore ha disposto ulteriori indagini, per poi richiedere l’archiviazione dell’ipotesi investigativa, ritenendo inservibili le prove scientifiche fornite dai consulenti del Reparto investigazioni scientifiche. La richiesta di archiviazione è stata accolta nel 2017, con il giudice che ha sottolineato l’inconsistenza delle argomentazioni della difesa di Stasi.

La denuncia – L’inchiesta è stata avviata dopo un esposto della madre di Alberto Stasi. La richiesta di archiviazione da parte del procuratore e della pm evidenziava che la denuncia rappresentava un tentativo di trovare un colpevole alternativo. Un’analisi commissionata dalla difesa, secondo cui il Dna trovato sulle unghie di Chiara sarebbe compatibile con quello di un amico del fratello della vittima, è stata giudicata priva di attendibilità. Anche altre argomentazioni della difesa sono state ritenute inconsistenti.

Il secondo fascicolo – Un secondo fascicolo è emerso da un’informativa dei carabinieri di Milano riguardante presunte molestie, che portò a indagini sul delitto. Nel 2020, gli investigatori evidenziarono anomalie nelle indagini precedenti e richiesero una revisione, ma queste sono state considerate inammissibili. Il procuratore, richiamando motivi di archiviazione, ha chiesto di archiviare anche questo fascicolo. Un altro giudice ha accolto la richiesta e archiviato il caso.


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