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Femminicidio Cecchettin, la procura chiede aggravanti per Turetta.

La Procura di Venezia ha fatto appello contro la sentenza che ha condannato all’ergastolo un giovane accusato dell’uccisione della sua ex fidanzata, avvenuta l’11 novembre 2023.

La crudeltà

Di fronte alla corte di appello, i pm hanno chiesto di riconoscere anche le aggravanti di crudeltà e stalking, non incluse nella sentenza della Corte d’Assise. “La Procura ha impugnato la sentenza”, ha dichiarato il legale di uno dei familiari della vittima, “conferma la fondatezza della nostra richiesta di impugnazione”.

La premeditazione

La decisione dell’assoluzione era stata presa dopo una camera di consiglio di sei ore. Era stata riconosciuta la premeditazione, con un piano che il giovane avrebbe preparato almeno quattro giorni prima del femminicidio. Le aggravanti di crudeltà e stalking, però, erano state respinte dalla difesa.

Lo stalking

Durante il processo, il pm ha sottolineato le accuse a carico del giovane, concentrandosi su tre aggravanti, tra cui lo stalking. Secondo l’accusa, già durante la relazione, durata dal gennaio 2022 al luglio 2023, l’imputato perseguitava la vittima. I messaggi minatori e le sue reazioni aggressive alle normali attività quotidiane della ragazza sono stati evidenziati come prove della sua ossessione.

Lo zio materno

Un familiare della vittima ha espresso la sua profonda indignazione, affermando che non perdonerà mai l’assassino e sottolineando che la società ha perso una battaglia importante. Ha aggiunto che la lotta contro la violenza di genere richiede un approccio di prevenzione e non solo punitive.


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