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Roma, 6 maggio – Sono 24 milioni le case in Italia costruite prima degli anni Ottanta, rappresentando i due terzi del patrimonio abitativo. Il 50% del patrimonio è nelle classi F e G. A questi dati si aggiungono edifici pubblici e uffici, evidenziando l’ampia necessità di riqualificazione energetica e strutturale. Questa urgenza è influenzata da una crescente consapevolezza ambientale, dai requisiti della direttiva europea sulle ‘case green’ e da una domanda di mercato sempre più orientata verso la qualità e la sostenibilità degli immobili. Durante Rebuild 2025, presso il Centro Congressi di Riva del Garda, sono emerse visioni, strumenti e soluzioni capaci di contribuire al cambiamento attraverso temi chiave come Esg, costruzioni, materiali, energia e digitale.
“Connettere le menti” è un obiettivo per promuovere lo sviluppo e accelerare la decarbonizzazione nel settore. Si è discusso dell’importanza del digitale, dell’intelligenza artificiale e dei moderni metodi di costruzione, sottolineando che queste tecnologie possono semplificare i processi e sono più accessibili di quanto si pensi.
Il tema dell’innovazione è centrale, poiché implica un’intelligenza condivisa e distribuita. La riqualificazione del patrimonio immobiliare è una priorità, con un focus sia su rinnovamenti industriali che sulle opportunità offerte dalla collaborazione tra diverse forme di intelligenza. Il digitale, sebbene pervasivo, mostra un tasso di digitalizzazione nel settore delle costruzioni inferiore al 10%, rendendo necessaria una maggiore accelerazione per capitalizzare le opportunità di crescita.
Studi recenti indicano che l’adozione di tecnologie innovative nel settore può generare ricchezze significative, con stime che raggiungono i 800 miliardi di euro entro il 2050. Coinvolgere gli attori del settore in collaborazioni per superare la frammentazione tradizionale è cruciale. Si è evidenziata la responsabilità di identificare priorità e indirizzare il dibattito verso il futuro delle costruzioni.
L’innovazione e la sostenibilità devono procedere insieme all’inclusione sociale e alla qualità della vita. L’incontro tra sapere tecnico e responsabilità pubblica è essenziale per costruire un domani in cui ogni persona possa avere accesso a case degne e sostenibili. Durante la prima giornata, si è discusso di accessibilità abitativa, digitalizzazione dei processi, green equity e l’uso di materiali bio-based per una decarbonizzazione efficace. Si è prestato attenzione anche a nuove fonti energetiche e al ciclo di vita dei materiali nel settore edile.
Un’importante sezione è stata dedicata all’innovazione portata da start-up con soluzioni avanzate, come tecnologie digitali e intelligenza artificiale per ottimizzare scelte e manutenzioni, riducendo sprechi e costi. Sono stati presentati sistemi IoT di illuminazione, soluzioni B2B SaaS per la semplificazione dei processi di ricerca e negoziazione, e assistenti AI per la gestione centralizzata dei dati nei progetti edilizi, aumentando la produttività e il ritorno sugli investimenti.