Domani udienza di convalida per Scarpante.
Domani alle 10, al carcere della Dozza, è prevista l’udienza di convalida del fermo di Lorenza Scarpante, 56enne indagata per l’omicidio aggravato del marito, Giuseppe Marra, 59 anni. Il corpo dell’uomo è stato trovato martedì mattina nell’ingresso della loro abitazione in via Zanolini, riverso a terra. A lanciare l’allerta era stata la Scarpante, scesa in strada in stato confusionale e con i vestiti macchiati di sangue, attirando l’attenzione dei passanti.
Secondo quanto riferito agli inquirenti, la donna avrebbe dichiarato di essere addormentata durante l’omicidio e di aver scoperto il corpo del marito solo al risveglio. Gli investigatori considerano questa versione poco plausibile.
Dai rilievi effettuati all’interno dell’appartamento, è emerso che la vittima potrebbe essere stata colpita ripetutamente alla testa o che la sua testa sia stata sbattuta contro uno spigolo. L’arma del delitto non è stata trovata.
Oggi è iniziata l’autopsia disposta dalla Procura per chiarire le cause e le modalità della morte di Marra.
Mix di droghe
I vicini di casa hanno riferito di avere sentito rumori provenire dall’appartamento intorno alle tre di notte. Negli ultimi tempi, però, si erano verificati litigi frequenti. Gli investigatori ritengono improbabile che la donna fosse addormentata mentre il chiasso aveva tenuto svegli i vicini. I due sarebbero stati soli in casa e avrebbero trascorso la serata bevendo alcol e assumendo diverse droghe: cocaina, marijuana e un’altra sostanza non ancora identificata, denominata “caramelle” dalla Scarpante.
Cos’è e cosa accade durante l’udienza di convalida
Entro 48 ore dall’arresto, la persona fermata viene condotta davanti al giudice e informata dei propri diritti. Il pubblico ministero espone le motivazioni del fermo, e la difesa ha la possibilità di intervenire per contestare le accuse.
Il giudice, al termine dell’udienza, può convalidare il fermo se sussistono gravi indizi di colpevolezza e disporre misure cautelari come la custodia in carcere o i domiciliari. In alternativa, può rigettare la richiesta di convalida e disporre il rilascio dell’indagato.
Se il fermo viene convalidato, il giudice fissa una nuova udienza, che avvia formalmente il procedimento penale.