Detenuto modello di Bollate fugge dopo accoltellamento.
Nemmeno sei mesi fa veniva intervistato, con la divisa di lavoro, da una rete televisiva. Ha colpito un collega di 50 anni, ora in fin di vita, per poi scappare.
In un carcere, un detenuto ha affermato che il lavoro lo rende libero e che i colleghi lo accettano. Ieri, questo uomo di 35 anni, in carcere per un omicidio, ha accoltellato un collega a pochi passi dal posto di lavoro ed è fuggito. Potrebbe trovarsi in Olanda o Germania, come già accaduto in passato. Il collega barista, di origini italo-egiziane, è ora in fin di vita. Le forze dell’ordine indagano anche per un’altra scomparsa, quella di una barista di 50 anni, di origini srilankesi, svanita da venerdì. Doveva presentarsi al lavoro, così come il detenuto, ma nessuno dei due si è presentato. Le ricerche si concentrano in alcuni quartieri della città, ma le speranze di trovarli si affievoliscono.
Chi è il ricercato
Il detenuto, con pena fissata a dicembre 2030, lavorava come receptionist in un hotel ed era impiegato a tempo indeterminato. Parla cinque lingue e ha frequentato l’università per tre anni, senza completare il percorso. Ha una moglie e una figlia in Olanda, dove afferma di aver vissuto per 25 anni prima di tornare nel Casertano. Ha scritto in passato sulle condizioni dei detenuti in Italia, esprimendo opinioni critiche. L’ultimo gesto di violenza, tuttavia, è avvenuto quando ha atteso l’arrivo del collega, colpendolo alla schiena prima dell’inizio del turno di lavoro.