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Delitto Garlasco, trovato martello in un canale.

Le indagini sul delitto di Garlasco proseguono a quasi 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, avvenuta il 13 agosto 2007. La Procura di Pavia ha ritrovato numerosi sms inviati anni fa da Paola Cappa a un amico, inclusi messaggi che sembrerebbero suggerire un coinvolgimento di Stasi. Cappa, cugina di Chiara Poggi, non ha mai subito indagini. Oggi, a Pavia, è previsto il conferimento degli incarichi ai consulenti della Procura per analizzare se il dna rinvenuto sotto le unghie della vittima sia utile e comparabile.

Il 14 maggio, è stato dragato un canale di Tromello, dove sono stati rinvenuti diversi oggetti, incluso un martello. Quest’ultimo era stato identificato come possibile arma del delitto ed è l’unico oggetto mancante dalla casa di Poggi dal giorno dell’omicidio. Sarà esaminato per verificare il suo eventuale legame con il caso. Nel contempo, è stata perquisita la casa di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara e nuovamente indagato. Controlli hanno riguardato anche i genitori di Sempio e altri amici, con acquisizione di pc e telefonini.

I messaggi di Paola Cappa

Tra gli atti dell’inchiesta, ci sono oltre 280 messaggi di Paola a un amico e le intercettazioni dell’epoca. In una telefonata con la nonna, Paola esprimeva disagio per la presenza dei genitori di Chiara, che avevano perso la casa a causa del sequestro. Le immagini di un abbraccio tra Stefania Cappa e Alberto Stasi, riprese in caserma, hanno riacceso l’attenzione sul caso.

L’incarico ai periti

Oggi si attende il conferimento degli incarichi ai consulenti per analizzare il dna trovato sotto le unghie di Chiara. Sulla sua utilizzabilità sono emersi contrasti tra le parti. La gip Daniela Garlaschelli assegnerà questo compito ai periti, che procederanno con eventuali comparazioni con Sempio e altre tracce riconsiderate nell’inchiesta. I periti sono appartenenti alla Polizia scientifica di Milano.

Le perquisizioni e le ricerche nel canale

Il 14 maggio, sono state eseguite perquisizioni presso le abitazioni di Andrea Sempio e dei suoi amici, che non risultano indagati. Focus sulle ricerche di un attrezzo utilizzato per il delitto, ipotizzato come un utensile a forma di asta. È stato svuotato il canale vicino alla casa della nonna delle gemelle Cappa, in base a una testimonianza secondo cui una donna, presumibilmente Stefania, avrebbe gettato un oggetto di metallo nel fiumiciattolo. Testimonianze contrastanti con quelle di un tecnico del gas che parlava di una ragazza bionda il giorno dell’omicidio.

Le gemelle Cappa

Il sospetto di un possibile coinvolgimento delle gemelle Cappa è sempre stato scartato, ma ora il nome di una di loro viene associato a Sempio, nonostante non si conoscessero. Dai tabulati telefonici risulta che non ci sono state comunicazioni tra di loro nei mesi precedenti e successivi al delitto. 280 messaggi sono stati inseriti nella nuova indagine.

Difesa Sempio: “In appunti e diari nulla sul caso Garlasco”

Gli avvocati difensori di Sempio dichiarano che negli appunti e nei diari sequestrati non vi è alcun riferimento al caso di Garlasco, suggerendo che tali documenti sono stati raccolti per tracciare il profilo psicologico dell’indagato.

Domani l’incidente probatorio

Domani, 16 maggio, si terrà l’incidente probatorio richiesto dai pubblici ministeri che hanno riaperto il caso dopo una relazione della difesa di Stasi.


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