Defenderci senza gli Usa: la profezia inquietante per l’Europa
Europa deve prepararsi a difendersi da sola. L’ipotesi che il Vecchio Continente debba assumere l’onere della propria sicurezza diviene sempre più inevitabile. Gli Stati Uniti, infatti, sono destinati a ridurre progressivamente il loro impegno militare in Europa.
La situazione attuale
“Difendere l’Europa facendo affidamento esclusivamente sulle proprie forze non sarà un compito semplice,” è stato affermato, “ma dobbiamo essere pronti ad affrontare questa sfida”. Tre elementi chiave possono generare una crisi di sicurezza senza precedenti: il conflitto in Ucraina, l’assertività militare della Russia e un disimpegno americano crescente.
Si prevede una possibile escalation militare con la Russia entro il 2027. Una “tempesta perfetta” può derivare dalla prosecuzione della guerra in Ucraina, dall’aumento dell’aggressività russa e dal disimpegno degli Stati Uniti. In questo scenario, l’Unione Europea dovrà rafforzare le proprie capacità difensive e potenziare l’industria militare.
Investimenti nel settore militare
I servizi di intelligence prevedono che a partire dal 2027-2028 si dovrà testare l’articolo 5 della NATO. Le esercitazioni militari “Zapad” in Bielorussia, vicino ai confini con la Polonia e la Lituania, rappresentano un segnale preoccupante. Inoltre, l’aggressività di Putin potrebbe aumentare. Anche se si raggiungesse la pace in Ucraina, Putin continuerebbe a mobilitare l’economia di guerra russa per la produzione di armi in grande quantità.
In questo contesto, è urgente intensificare gli investimenti nel settore militare, con l’accesso a strumenti di sostegno finanziario condizionato dalla solidità delle finanze pubbliche degli Stati. In Italia, non sono emerse proposte specifiche per facilitare il percorso.
La necessità di un cambiamento
Nella prospettiva di assumere una maggiore responsabilità in materia di sicurezza, saranno necessari enormi investimenti. La spesa media per la difesa dovrà aumentare, considerando una mobilitazione che superi le attuali cifre destinate ad aiutare l’Ucraina. È fondamentale rivedere le priorità per garantire la sicurezza del continente.