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Davide Teruzzi muore dopo pranzo al ristorante: irregolarità nel pesce.

Domenica 4 maggio si è svolto un pranzo con i colleghi. Mercoledì 7 il protagonista ha subito un choc cardiogeno. È stata disposta l’autopsia. I colleghi lo ricordano come un uomo gentile e disponibile.

Per i suoi colleghi era «il gigante buono». L’ultimo pranzo con i conducenti di Atm si è tenuto il 4 maggio in un ristorante vicino alla stazione Centrale. L’uomo, 50 anni, ha ordinato una frittura di calamari e, dopo il pasto, alcuni partecipanti si sono sentiti male, incluso lui. Hanno accusato dolori addominali e disturbi gastrointestinali, recandosi al pronto soccorso per poi tornare a casa.

Dopo una notte trascorsa in ospedale, al momento delle dimissioni ha ricevuto un certificato di malattia. Nei giorni seguenti ha continuato a sentirsi male e mercoledì è stato ricoverato al San Raffaele dove gli è stato diagnosticato un choc cardiogeno. La situazione è apparsa subito grave. È deceduto domenica 11 maggio in serata. L’autopsia disposta chiarirà le cause del decesso e se siano collegate al malessere accusato una settimana prima.

In Atm dal 2001, prestava servizio sulle linee 5, 12 e 33. Era noto per la sua simpatia e positività, oltre alla precisione nel rispettare le scadenze burocratiche. Abitava a Melzo con la madre anziana, per la quale era un punto di riferimento. Era anche amico di molti macchinisti del metrò.

Aveva perso il padre qualche anno fa e affrontato una malattia con un’operazione chirurgica. Nel corso della carriera, era stato coinvolto in un incidente tragico nel gennaio 2013, in cui era deceduto un ragazzo. Dopo un periodo di sospensione, aveva potuto riprendere il servizio.

Dopo il ricovero, l’Ats di Milano ha ispezionato il ristorante per verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie. I carabinieri del Nas hanno effettuato controlli e sequestrato cibo, chiudendo la cucina del locale a causa di irregolarità nella conservazione del pesce. Sarà accertato se queste siano collegate al malessere e al decesso dell’uomo.

Atm ha sospeso precauzionalmente la convenzione con il ristorante e ha dichiarato di essere vicina alla famiglia della vittima.

Le sigle sindacali hanno espresso profonda tristezza per la morte del conducente e hanno manifestato la loro intenzione di chiarire le cause che hanno portato a questa triste perdita, rinnovando l’impegno per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.


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