Daspo per un 21enne di Pescia dopo insulti in partita.
PISTOIA. È stato emesso un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive nei confronti di un giovane di 21 anni residente a Pescia. Il provvedimento è stato adottato a seguito di comportamenti considerati pericolosi per l’ordine pubblico durante una partita di calcio a 5.
L’episodio è avvenuto il 14 febbraio durante un incontro del campionato nazionale di Serie C2, tra due squadre. Dalla tribuna, il ragazzo – non convocato ma tesserato con la squadra ospite – ha rivolto insulti a sfondo razziale a un giocatore della squadra di casa, usando frasi discriminatorie.
Le offese, udite dai presenti, hanno spinto la vittima, un calciatore di origine marocchina, a confrontare il coetaneo al termine dell’incontro. Inoltre, la vittima ha riscontrato danni alla carrozzeria della propria auto parcheggiata vicino al campo.
Le indagini, avviate dalla Digos e dalla Divisione polizia anticrimine, hanno identificato il responsabile grazie alla collaborazione dello staff della squadra e della vittima. Al termine delle indagini, il giovane è stato denunciato per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale”.
Oltre alla denuncia, è stato emesso un Daspo della durata di cinque anni, che vieta l’accesso a qualsiasi impianto sportivo in cui si disputino incontri di calcio, a qualsiasi livello.
Si tratta del primo caso nella provincia di Pistoia in cui viene adottato un provvedimento di questo tipo in risposta a un episodio di discriminazione razziale.
È fondamentale condannare ogni forma di violenza e intolleranza, anche nei contesti sportivi. Comportamenti del genere rivelano un intento discriminatorio basato sull’odio. Lo sport deve rimanere un luogo di confronto sano, dove il rispetto per gli avversari è prioritario.