Condannato a due anni e otto mesi il guru delle diete.
Gli integratori Life 120 sono sotto accusa per «potenziale nocività» e per le relative indicazioni in un libro dedicato.
Un tribunale di Roma ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione un noto esperto di diete, associato al programma Life 120. L’accusa principale è di esercizio abusivo della professione medica. Un anno e 4 mesi di pena sono stati inflitti anche a un familiare, accusato di concorso nel reato, accogliendo le richieste della procura.
Gli integratori con «potenziale nocività»
È stato stabilito che l’esperto ha esercitato abusivamente la professione medica nei confronti di una vasta audience. Inoltre, forniva indicazioni dettagliate su regimi alimentari e metodi di nutrizione attraverso interazioni telefoniche e social media, raccomandando anche l’assunzione di integratori commercializzati online. Questi integratori sono stati considerati potenzialmente nocivi se assunti senza controllo medico. Oggetto di contestazione è stato anche il libro che propone il concetto di lunghissima vita. Sono intervenuti nel procedimento legale anche vari ordini professionali, compresi quelli dei medici e dei giornalisti.
Un approccio senza validazione scientifica
La dieta 120 esclude dalla propria alimentazione cibi contenenti carboidrati, come pasta e riso, mentre include grassi di origine vegetale e animale, abbondanti verdure e limitata frutta. I latticini sono sconsigliati, mentre alcuni formaggi sono permessi in piccole quantità. Gli integratori suggeriti per seguire il metodo Life 120, basati su spezie e vitamina C, sono venduti a prezzi elevati. La comunità scientifica si è fortemente opposta a questo approccio, inclusi esperti di sanità pubblica e rappresentanti di organizzazioni professionali. Anche l’AGCOM ha sanzionato nel 2018 i professionisti che vendevano e promuovevano tali prodotti, a causa di informazioni ingannevoli e pubblicità occulta.