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Commissioni esami di Stato 2025: guadagni dei docenti Maturità

La Maturità 2025 si avvicina, e si delinea un quadro sul coinvolgimento dei docenti nelle Commissioni di esame.

Come sono composte le Commissioni

Ogni Commissione è composta da un presidente esterno, tre commissari interni e tre commissari esterni. In Italia ci sono circa 13.000 Commissioni d’esame, per un totale stimato di 91.000 docenti coinvolti.

I compensi per docenti e presidi

Le competenze economiche per docenti e presidenti sono regolate da un decreto ministeriale, solitamente aggiornato annualmente. Il presidente di Commissione riceve circa 1.249 euro lordi, il commissario esterno circa 911 euro lordi e il commissario interno circa 399 euro lordi. È previsto un rimborso per la distanza chilometrica dalla sede di servizio o di residenza, in genere 0,50 euro al km, con un tetto massimo. Non è previsto alcun rimborso per i docenti interni se la sede d’esame è diversa da quella di servizio.

Le criticità secondo il sindacato

La vita dei docenti coinvolti negli esami di Maturità presenta diversi problemi, segnalati in un’analisi. Vengono elencate cinque criticità:

1) Compensi inadeguati: non sono stati rivalutati significativamente da anni, in considerazione dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita.

2) Pagamento ritardato: i compensi vengono spesso erogati con ritardi di mesi, soprattutto per i commissari esterni e i presidenti.

3) Carichi di lavoro eccessivi: le prove scritte, i colloqui e la burocrazia legata alla valutazione finale richiedono un impegno notevole. In alcune regioni, è difficile reperire presidenti e commissari esterni, che spesso rinunciano.

4) Nomine tardive o confusionarie: le nomine avvengono tramite il portale Commissione web, ma si registrano spesso ritardi e mancanza di trasparenza nella selezione. A volte si procede con nomine d’ufficio, obbligando i docenti ad accettare incarichi anche senza disponibilità.

5) Trasferimenti forzati o problematici: i docenti nominati in sedi distanti dalla loro residenza devono sostenere spese non completamente rimborsate. In alcune aree si coprono più province a causa della mancanza di personale disponibile.

È comune che le prove e le riunioni legate agli esami finali del secondo ciclo terminino non prima della metà di luglio, e una volta concluse i docenti devono comunque rimanere a scuola per le attività estive, come le verifiche e gli scrutini degli studenti con debiti formativi.


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