Chi è Gianni Bruscagin e cosa ha detto sul caso Garlasco.
Gianni Bruscagin ha deciso di parlare a volto scoperto per chiarire la sua versione riguardo all’omicidio di Chiara Poggi, dopo che è stata mostrata una ricostruzione del caso. Nel servizio è stata anche trasmessa la telefonata di Alberto Stasi al 118. Bruscagin ha sottolineato i dubbi e le complessità che contraddistinguono la vicenda.
Ha dichiarato: “Ho deciso di metterci la faccia perché sono stato pubblicamente diffamato“, in riferimento a quanto affermato dall’avvocato Tizzoni, che rappresenta la famiglia Poggi. Bruscagin ha fatto riferimento al fatto che l’avvocato lo ha contattato una settimana dopo l’omicidio, ma quest’ultimo ha smentito, dicendo che Bruscagin era solo una delle molte persone che avevano cercato di proporre tesi sul caso.
Il supertestimone ha confermato il suo racconto, affermando che l’avvocato lo aveva contattato chiedendogli aiuto perché lo conosceva da tempo. Ha inoltre rivelato di aver parlato con i carabinieri riguardo le informazioni che ha ricevuto in ospedale, affermando di avere preso appunti nel 2007 per non dimenticare dettagli cruciali, inclusa una persona vista in atteggiamenti sospetti nel giorno dell’omicidio, senza però avere conferme su tali osservazioni.
La procura di Pavia continua a lavorare attivamente sul caso e sulla nuova indagine. Seguendo un approccio di “rivalutazione” degli indizi, potrebbe avvalersi di nuove consulenze riguardo a impronte trovate nella scena del crimine, tra cui l’impronta della suola “Frau” e le impronte sul “tappetino”.