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Cgil a Bruxelles: «Fermate il Ponte sullo Stretto».

Mentre si attende la visita del ministro alla prefettura di Reggio Calabria, la polemica sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto si intensifica. La critica proviene dalla Cgil nazionale, che ha scritto alla Commissione Ue nel tentativo di fermare il processo autorizzativo che porta alla costruzione dell’opera, prevista per giugno.

Il segretario confederale ha indirizzato una lettera a Jessika Roswall, evidenziando le criticità tecniche, ambientali e normative riguardanti il progetto del collegamento tra Sicilia e Calabria. Secondo la Cgil, la relazione inviata alla Commissione non soddisfa i requisiti del diritto comunitario, rendendo così inammissibile l’autorizzazione per il progetto. Ha anche menzionato la recente opposizione della Presidenza della Repubblica riguardo alla procedura per i controlli antimafia, segnalando una frizione istituzionale.

Dall’altra parte, il ministro ha affermato che l’intento è quello di rafforzare i controlli anziché indebolirli, sottolineando la necessità di un monitoraggio continuo che solo una struttura con esperienza nel settore antimafia può garantire. Si sta anche organizzando un antimafia tour nelle prefetture per evidenziare l’importanza dei controlli sulle opere.

Il presidente di FAI-Conftrasporto ha criticato la richiesta della Cgil di coinvolgere l’Ue per fermare i lavori, definendola autolesionista. Ha ricordato che il progetto del Ponte è stato sostenuto dalle istituzioni europee, evidenziando i benefici ambientali e infrastrutturali dell’opera per i cittadini siciliani e il suo potenziale impatto positivo sulla crescita e sviluppo del territorio. Ha concluso esprimendo il sostegno del mondo dell’autotrasporto per il progetto e per il ministro.


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