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Calenda: «Voterò 4 no su 5, è un gioco perverso».

Il leader di Azione esprime la sua opinione sul quorum, definendolo un’arma spuntata. Sottolinea che si aspetta messaggi chiari dal Papa riguardo a temi politici delicati, come Gaza e l’Ucraina, e si mostra critico riguardo all’assenza della premier a Kiev, considerandola incomprensibile.

Il leader di Azione è attento alle polemiche sui referendum?
«La Russa cambia continuamente idea; è un gioco perverso».

Cosa intende dire?
«La situazione attuale è critica: le industrie italiane stanno crollando, mentre la sinistra segue La Russa, il che è ridicolo. Questo scontro ideologico giova alla sinistra, che evita di giustificare le proprie contraddizioni».

A che si riferisce?
«Ai referendum sul lavoro, che fanno parte della campagna elettorale di Landini per diventare leader del centrosinistra».

Andrà a votare?
«Sì, ma il mio unico sì sarà per il quesito sulla cittadinanza. Dobbiamo riconoscere che i referendum sono inefficaci: raggiungere il quorum è impossibile».

Cosa pensa di Leone XIV?
«Sarà molto chiaro nei suoi messaggi politici. Ha già cominciato ad affrontare le questioni riguardanti l’Ucraina e Gaza. È poco rispettoso usarlo per scontri tra partiti».

La riunione a Kiev porterà risultati concreti?
«Sì, sembra che la Russia stia valutando un’apertura al dialogo. Tuttavia, l’assenza della premier è incomprensibile: non possiamo restare fuori».

Tuttavia, la premier ha partecipato via collegamento.
«Non è la stessa cosa. Si stanno unendo Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia, e l’Italia deve essere parte di questo processo».

La premier dice che la ‘foto di gruppo’ non è importante.
«È invece fondamentale; rappresenta il nucleo della nuova Europa e un chiaro messaggio per difendere la democrazia liberale».

Ci sono aspetti più sostanziosi dietro a queste riunioni?
«Il governo sembra indeciso sulla difesa, che è centrale oggi in Europa. È quanto ho chiesto in un’interrogazione al Senato».

Cosa le è stato risposto?
«Si propone di includere nuove unità alle spese della Nato, mentre abbiamo bisogno di un esercito efficace. C’è un indebolimento della difesa internazionale».

In relazione alla difesa internazionale, Trump sta cambiando strategia…
«Ha messo a rischio l’economia mondiale e creato instabilità. Anche i suoi sostenitori sono confusi. Ora sta cercando di moderarsi, ma dobbiamo rimanere vigili».

A cosa dovrebbe prestare attenzione?
«A non fidarci. Trump è anti-europeo; non è un alleato per l’Europa. Dobbiamo definire il ruolo dell’Italia, e non certamente tramite un collegamento Skype».


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